Tutela consumatori, Unioncamere e Regione Veneto "simulano" processo alla truffa
Sabato 13 Ottobre 2012 alle 22:39 | 0 commenti
Regione Veneto - Come si svolge un processo per truffa? Quali gli inghippi procedurali in cui può incorrere chi è in prima linea contro i prodotti fasulli, quali le argomentazioni a tutela del consumatore e quelle a difesa dell'accusato. Queste problematiche sono state stamani al centro di un processo simulato svoltosi nella sala Egizia del Caffè Pedrocchi di Padova, con avvocati e magistrati veri, testimoni e operatori di polizia giudiziaria: una lezione con un coinvolgimento dal vivo, attraverso un dibattimento articolato e argomentato.
L'iniziativa, organizzata nell'ambito del Festival dei Consumatori in corso nella città del Santo, era rivolta alla polizia locale impegnata nel corso di formazione, gestito da Unioncamere con il supporto regionale, per preparare gli addetti a riconoscere i prodotti tarocchi e a contrastarne la commercializzazione.
Il "processo", che ha visto come protagonisti il magistrato Antonio Fojadelli, il Pubblico Ministero Cino Cecchini e l'avvocato Franco Tosello per la difesa, ha riguardato il caso di una vendita di occhiali le cui caratteristiche, secondo l'acquirente, erano diverse da quelle che ci si poteva aspettare, un prodotto ritenuto insomma un tarocco. Lo scopo era di dare una serie di suggerimenti agli operatori di polizia giudiziaria per contrastare e reprimere truffe e illeciti. Sono stati soprattutto messi in rilievo i rischi in cui si va incontro quando l'attività di contrasto non viene eseguita con tutti i crismi e le regole previste dalle procedure. Una prova male acquisita non è più una prova - ha fatto presente in proposito Fojadelli - e l'impegno per tutelare il consumatore e sanzionare il truffatore rischia di andare in fumo.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.