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Tutela consumatori, Unioncamere e Regione Veneto "simulano" processo alla truffa

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 13 Ottobre 2012 alle 22:39 | 0 commenti

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Regione Veneto - Come si svolge un processo per truffa? Quali gli inghippi procedurali in cui può incorrere chi è in prima linea contro i prodotti fasulli, quali le argomentazioni a tutela del consumatore e quelle a difesa dell'accusato. Queste problematiche sono state stamani al centro di un processo simulato svoltosi nella sala Egizia del Caffè Pedrocchi di Padova, con avvocati e magistrati veri, testimoni e operatori di polizia giudiziaria: una lezione con un coinvolgimento dal vivo, attraverso un dibattimento articolato e argomentato.

L'iniziativa, organizzata nell'ambito del Festival dei Consumatori in corso nella città del Santo, era rivolta alla polizia locale impegnata nel corso di formazione, gestito da Unioncamere con il supporto regionale, per preparare gli addetti a riconoscere i prodotti tarocchi e a contrastarne la commercializzazione.
Il "processo", che ha visto come protagonisti il magistrato Antonio Fojadelli, il Pubblico Ministero Cino Cecchini e l'avvocato Franco Tosello per la difesa, ha riguardato il caso di una vendita di occhiali le cui caratteristiche, secondo l'acquirente, erano diverse da quelle che ci si poteva aspettare, un prodotto ritenuto insomma un tarocco. Lo scopo era di dare una serie di suggerimenti agli operatori di polizia giudiziaria per contrastare e reprimere truffe e illeciti. Sono stati soprattutto messi in rilievo i rischi in cui si va incontro quando l'attività di contrasto non viene eseguita con tutti i crismi e le regole previste dalle procedure. Una prova male acquisita non è più una prova - ha fatto presente in proposito Fojadelli - e l'impegno per tutelare il consumatore e sanzionare il truffatore rischia di andare in fumo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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