Turismo nel veneto in forte crescita: a gennaio +12,8% arrivi e +8,1% presenze
Martedi 12 Aprile 2011 alle 15:01 | 0 commenti
Marino Finozzi, Regione Veneto  -  E' partita con un segno ampiamente positivo l'annata turistica del Veneto: i viaggiatori che hanno scelto di passare una vacanza nel Veneto a gennaio sono stati 538 mila, e il totale delle notti trascorse nelle strutture turistiche della regione ammonta a 1 milione 576 mila.
"Sono dati - spiega l'assessore regionale al Turismo Marino Finozzi - molto incoraggianti. Sullo stesso mese del 2010 registriamo un + 12,8% negli arrivi e un + 8,1% nelle presenze. E' andata bene la montagna (+7% negli arrivi e +6% nelle presenze) e importante è anche il recupero registrato delle terme, sia negli arrivi (+24,7%) sia nelle presenze (+14,9%). "Dati - afferma Finozzi - che indicano una parziale inversione di tendenza nel turismo del solo fine settimana che tanti problemi ha creato negli ultimi anni ai nostri albergatori delle zone termali".
Nel generale segno molto positivo delle città d'arte (+14% arrivi, +8,9% presenze) permane il primato di Venezia (156 mila arrivi, +17% sul 2010) e molto bene va anche Verona che registra un incremento del 17,8 % degli arrivi e del 6,3% delle presenze.
Il Veneto guadagna sia in turisti italiani (+10% negli arrivi), sia in turisti stranieri (+12,8%). In particolare si segnalano in fortissima crescita i turisti provenienti dalla Russia: se nel gennaio dello scorso anno ne erano arrivati 8.780, nel primo mese del 2011 quasi raddoppiati arrivando a 15.269. Bene anche i cinesi (+29% da 7.976 a gennaio 2010 a 10.347 a gennaio 2011) e i turisti britannici che crescono del 16,4%.
Tra le strutture, la forza sicuramente trainante è quella degli agriturismi che crescono del 27%, e molto bene vanno anche gli alberghi a 4 e a 3 stelle (+ 17%).
"Questi dati - prosegue l'assessore Finozzi - confermano l'importanza strategica del turismo per il rilancio economico dell'intera regione, ma ci danno anche una chiara indicazione su quali siano i mercati più appetibili sui quali investire. Le cosiddette aree BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) risultano essere oggi le nuove frontiere sulle quali conformare le nostre strategie di promozione del territorio e di tutte le eccellenze che presenta".
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