Turismo. La regione destina 9 milioni alle province. Finozzi: "garantiti i posti di lavoro"
Sabato 14 Maggio 2011 alle 10:43 | 0 commenti
Marino Finozzi, Regione Veneto - Un trasferimento complessivo di circa 9 milioni di euro alle Province per attività strettamente connesse al turismo è stato deliberato dalla Giunta regionale del Veneto nell'ultima seduta, su proposta dell'assessore Marino Finozzi.
"E' un risultato a dir poco straordinario - spiega l'assessore -, soprattutto in considerazione dei pesanti tagli al bilancio che, per il capitolo del turismo, sono stati pari al 78% rispetto all'esercizio precedente. Ebbene, siamo riusciti comunque a garantire il riparto finanziario alle Province riducendolo solo del 22% rispetto all'anno scorso, quando le casse regionali erano ben più floride".
Le risorse, che ammontano precisamente a 8.895.000 euro, sono destinate allo svolgimento di funzioni di informazione, accoglienza turistica, promozione delle singole località e destinazioni e sono così ripartite tra le sette Province venete: 1 milione e 459 mila euro a Belluno, 1 milione e 200 mila euro a Padova, 346 mila euro a Rovigo, 563 mila euro a Treviso, 1 milione 318 mila euro a Verona, 763 mila euro a Vicenza e 3 milioni 244 mila euro a Venezia.
"Da una ricognizione effettuata lo scorso settembre - spiega Finozzi - è emerso che gli uffici IAT nella nostra regione sono 92, in parte gestiti direttamente dalle Province con personale proprio e in parte in convenzione con gli enti locali, le Pro Loco o altri soggetti. Grazie, quindi, allo stanziamento di poco ridotto rispetto al passato, sono garantiti i posti di lavoro. Sottolineo, però, che in anche in virtù del nuovo disegno di legge sul turismo approvato martedì scorso dalla Giunta, chiediamo alle Province di adottare un piano di ristrutturazione e razionalizzazione delle attività che contempli: il ridimensionamento dei compiti svolti direttamente con personale proprio, il riassetto delle funzioni di informazione dando spazio a forme innovate di comunicazione al turista, la revisione del numero degli uffici IAT e la definizione di nuove collaborazioni con gli enti locali, le associazioni, i consorzi di promozione turistica".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.