Turismo in Veneto. Da gennaio a giugno + 6,4% di presenze, + 10,2 % di arrivi
Mercoledi 17 Agosto 2011 alle 17:29 | 0 commenti
Giunta Regionale Veneto - "Già una trentina di anni fa il giornalista televisivo della Rai Giancarlo Bo, in un servizio da Venezia sul ferragosto, diceva che "il Veneto è la miniera turistica d'Italia". Io lo confermo, e aggiungo che è una miniera che va coltivata nell'interesse del nostro territorio e di tutta l'economia nazionale". Marino Finozzi, assessore al turismo del Veneto, è soddisfatto dell'andamento della stagione turistica, che tiene molto bene a fronte di una crisi internazionale sempre più pesante e generalizzata.
"I dati certificati dei primi sei mesi - ha sottolineato - ci hanno fornito numeri che parlano da soli e per i quali ogni commento è superfluo. I turisti arrivati e registrati nella nostra regione da gennaio a tutto giugno sono stati 6.726.551, con un aumento del 10,2 per cento rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. La crescita degli arrivi dall'estero ha toccato addirittura il 15 per cento, con un + 12,1 per cento dalla Germania, + 16,3 per cento dagli USA, + 9,7 per cento dalla Francia e punte assolute di + 60,3 per cento dalla Cina e + 54,4 per cento dalla Russia". "Se poi guardiamo i pernottamenti, che danno il segnale più chiaro sull'andamento dell'economia turistica regionale, la crescita delle presenze nei primi sei mesi dell'anno è stata del 6,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010, per un totale di 22.526.417 pernottamenti. Di questi, ben 14.041.121, cioè oltre il 62 per cento, sono stati registrati da ospiti provenienti da fuori confine, le cui presenze sono cresciute del 10,6 per cento. Gli aumenti più significativi hanno riguardato i turisti tedeschi, che sono i nostri migliori ‘clienti/ospiti' e rappresentano oltre un terzo di tutti gli stranieri (+13,1 per cento), quelli statunitensi (+ 15,4 per cento) e, anche qui, i russi (+44,3 per cento) e i cinesi (+49,3 per cento)". "I bilanci definitivi, lo ripeto pur a fronte di segnali positivi evidenti, li faremo a fine anno - ha ribadito Finozzi - ma le cifre ci danno sin d'ora molte indicazioni di tipo operativo, specie sull'importanza dell'offerta culturale (gli arrivi nelle città d'arte crescono del 13,8 per cento e le presenze dell'11,2 per cento). Si conferma inoltre la voglia di qualità nelle strutture, dove cresce significativamente il numero delle presenze negli alberghi a 4 stelle (+12,9) e in quelli a 5 stelle e di lusso (+14,7). E cresce a due cifre ancora una volta (+12,8 per cento) il numero di presenze negli agriturismo - ha concluso Finozzi - settore che è anche il termometro del gradimento dell'enogastronomia, fattore di primo piano nella soddisfazione dei nostri ospiti".
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