Turismo, Finozzi a Reolon: qualunquismo e indebitamento
Mercoledi 29 Febbraio 2012 alle 09:59 | 0 commenti
Marino Finozzi, Regione Veneto - "I problemi del territorio si risolvono con la serietà e l'impegno di tutti. Il qualunquismo lo lascio ha chi conserva una mentalità da facitore di debiti pubblici: lo Stato ne ha già fatti che basta e i veneti pagano già troppo nel tentativo di rattoppare mani bucate romane e di altre regioni". Marino Finozzi, assessore al turismo del veneto, non ci sta "alle facili critiche di chi dice che occorre aumentare le risorse".
"Non voglio illudere nessuno con inesistenti campi dei miracoli: le risorse ci sono state tolte e non ci sono, e probabilmente il salasso non è finito, alla faccia delle tasse pagate dai nostri cittadini. Se ci fossero, le risorse, che problema ci sarebbe? Non sono ne autolesionista né crudele tagliatore di teste, ma so che la virtù dell'amministratore sta nel trovare le risposte possibili senza aggrapparsi a sogni inesistenti e a fantasie finanziarie che hanno provocato voragini".
"Caro Sergio, sai bene che non mi piacciono le polemiche, ma so che c'è chi non riesce a vivere senza. Battiti in Consiglio: non solo è tuo diritto, ma è anche tuo dovere - spiega Finozzi - e battiti per le cose concretamente fattibili subito, come le modifiche normative che servono per attivare gli strumenti finanziari possibili per sostenere le imprese turistiche della montagna in una fase critica. Sai bene che noi siamo una Regione a Statuto Ordinario, condizione che oggi sembra significare solo una condizione di subordinazione assoluta, altro che costituzionalmente paritaria, con un sostanziale trasferimento a livello territoriale di parte del debito fatto dallo Stato. Vuoi trovare le risorse di cui parli? O si realizza il federalismo fiscale, oppure occorre toglierle di fatto ai trasporti, all'assistenza, alla sanità , al lavoro, alla formazione: a settori altrettanto strategici sui quali potrai poi ripeterti dicendo che occorreva mettere più risorse".
"Un'ultima cosa. Io nel bellunese ci vengo spessissimo - ha concluso Finozzi - e parlo con operatori, categorie, amministratori; anziché farmi pubblicità , assieme a loro, e con un normale riserbo, costruisco le politiche di settore, cioè le cose possibili. Le chiacchiere e le grida te le lascio volentieri".
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