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Turismo come fonte di guadagno, Sangineto lancia il suo programma per "un'altra Vicenza"

Di Martina Lucchin Martedi 30 Aprile 2013 alle 17:17 | 0 commenti

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Come creare "Un'altra Vicenza?" Attraverso un nuovo modello economico in cui il Comune si comporti da imprenditore e venda la sua merce di maggior valore: il patrimonio artistico della città. Questo il nocciolo del programma elettorale che il candidato sindaco Maurizio Sangineto ha oggi esposto nella sede della lista civica da lui guidata, nella Galleria del Pozzo Rosso in corso Palladio (a seguire nota ufficiale)

Il turismo, quindi, secondo il candidato di "Un'altra Vicenza" deve trasformarsi da voce di spesa a fonte di guadagno per l'amministrazione. Ed è proprio la cultura infatti l'unica "industria" su cui puntare visto che, a detta di Sangineto, gli altri settori vicentini - compreso quello dell'oro - non sono più fruttuosi. Lo scopo è quello di evitare che "la tassazione sia l'unica entrata per il comune". Per rendere operativo il progetto Sangineto sostiene che Vicenza dovrà assumere cinque caratteristiche, riassunte nell'acronimo della parola "Altra". Ovvero: diventare una città "attraente", attraverso "una campagna mediatica bestiale", "laboriosa", "tecnologica", "rispettosa" delle diversità (e rispettata) ed infine "aperta" - indispensabili in questo senso un aeroporto cittadino e un maggiore sviluppo del polo universitario. Secondo Sangineto sarà così possibile "rendere il flusso turistico mille volte superiore". Accorpare l'assessorato del Patrimonio e del Turismo è un'altra idea lanciata dal candidato, dopo un veloce consulto con l'anima politica del movimento, Pietro Maggadino. 

 

Un’Altra Vicenza - Un nuovo modello economico per una Vicenza “Capitale”.

Questa mattina, presso la sede elettorale della Lista Civica Un’Altra Vicenza, con il candidato Sindaco Maurizio Sangineto si è parlato del futuro sviluppo economico, partendo dal programma elettorale per le prossime Amministrative.

Da sempre le risorse disponibili sono derivate da tassazioni locali o governative e a quelle i sindaci hanno guardato per amministrare la città. Questo metodo è sempre più limitato – visti i continui tagli – e rischia di non creare un futuro alle prossime generazioni. Allora è qui che un Comune, con una regia di insieme, può spingere la città nella direzione giusta di un nuovo successo economico riportando Vicenza ad un ruolo di protagonista nel panorama europeo.

Vicenza “Capitale” è la parola d’ordine per portare Vicenza ad essere innanzitutto “il vero capitale, il “valore” da cui ripartire per dare un futuro economico e culturale ai vicentini e soprattutto puntare, attraverso questo patrimonio da sfruttare, ad un progetto di ampio respiro coordinato dal Comune, a garantire il benessere delle prossime generazioni.

Per fare questo si parte da un’azione simbolica mai provata prima, unendo “l’assessorato al bilancio con l’assessorato al turismo”. Infatti è l’industria turistica e culturale il primo volano da sviluppare con una programmazione e una forza imprenditoriale straordinaria e inedita per Vicenza. A ricaduta tutta la città potrà avvantaggiarsi economicamente da questa risorsa straordinaria, iniziando un graduale e progressivo passaggio dall’industria tradizionale - non più sviluppabile entro la città come negli scorsi decenni – per muovere verso il capitale dell’industria del turismo che sarà coordinata al commercio, all’ospitalità, alla ristorazione, ai servizi e a tutto il sistema economico connesso.

Il Programma di Un’Altra Vicenza:

La nuova visione della città di Un’Altra Vicenza, per la prima volta è contenuta in una sola parola.

“ALTRA” è la parola chiave per rilanciare Vicenza con una serie di azioni sinergiche e coordinate.

A = Attraente

L = Laboriosa

T = Tecnologica

R = Rispettosa e Rispettata

A = Aperta

ATTRAENTE

Vicenza deve prima di tutto “attrarre” e non “respingere”. Deve diventare più bella, più pulita, più elegante, più accogliente, meglio illuminata e più coordinata nell’immagine. Deve diventare la città in cui tutti vorrebbero venire. Solo così potrà “catturare” dal territorio circostante, dall’Italia e dall’estero, un nuovo e continuativo flusso di persone, creando così nuova linfa economica.  Solo così si innesca un nuovo modello di sviluppo economico.

LABORIOSA

Vicenza deve tornare ad essere una città operosa e produttiva, ma secondo un nuovo modello, non più basato sui tradizionali comparti produttivi, ma sulla nuova “industria del Turismo e della Cultura”, e sull’eccellenza dei servizi, dell’artigianato, della ristorazione, dell’intrattenimento e del commercio. Bisogna riqualificare l’offerta favorendo locali e negozi di qualità. Bisogna favorire chi lavora a Vicenza, con ogni mezzo ed agevolazione possibile.

TECNOLOGICA

Internet è lo straordinario mezzo con cui oggi è possibile fare contemporaneamente cultura, lavoro, informazione, intrattenimento, solidarietà, sanità, ecologia, educazione, formazione, promozione turistica, commercio e molto altro. Riduce i costi della pubblica amministrazione, favorisce lo sviluppo economico e riduce l’impatto ambientale evitando inutili spostamenti su strada. Deve essere “l’infrastruttura prioritaria” per Vicenza.

RISPETTOSA E RISPETTATA

Bisogna restituire a Vicenza una nuova cultura del rispetto civico, ma bidirezionale. La città deve rispettare i cittadini, gli ospiti, l’ambiente, le diversità e i più deboli. Ma deve anche essere rispettata e sicura. Per questo tolleranza zero verso degrado, delinquenza, maleducazione, sfregio della città e del suo patrimonio. Da parte loro, le Istituzioni devono dare esempio di moralizzazione.

APERTA

Nei decenni scorsi Vicenza ha perso grandi occasioni per mancanza di apertura al futuro. Per un Teatro ci sono voluti 60 anni, non ha dato vita a quella che, grazie ai tesori palladiani, poteva essere l’Università di Architettura per eccellenza, non ha un aeroporto, è tagliata fuori dall’alta velocità e soprattutto non ha mai veramente “voluto” il turismo. Oggi se ne pente.
É tempo di invertire la rotta. Serve un cambio di mentalità e un rinnovamento generazionale.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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