Turismo, boom del Veneto gennaio - aprile: arrivi + 12,8 %, presenze + 9,5 %
Domenica 3 Luglio 2011 alle 22:55 | 0 commenti
 
				
		Marino Finozzi, Regione Veneto - Vola alto, il turismo del Veneto, "dalla Terra al Cielo" ma anche oltre. Nei primi quattro mesi dell'anno corrente, la regione primatista italiana dell'ospitalità ha incrementato del 12,8 per cento il numero degli ospiti che hanno scelto il suo territorio come meta dei propri soggiorni, mentre è cresciuto del 9,5 per cento il numero dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2009 (nella foto le contrattazioni a Buy Veneto).
"Consiglio sempre prudenza nell'anticipare i risultati di un'intera  annata - ha commentato l'assessore veneto al turismo Marino Finozzi nel  presentare i dati certificati del periodo in occasione di Veneto For You  - ma un balzo così evidente e comparabile per festività ai primi  quattro mesi dello scorso anno è sicuramente il segnale forte di un  turismo che si è rimesso in moto, segno che la crisi mondiale comincia  ad affievolirsi. Ed è anche l'effetto di una politica che regione e  sistema turistico hanno svolto assieme nei mercati vecchi e nuovi per  cogliere le tendenze di chi viaggia con proposte di qualità che  abbracciano tutti i segmenti dell'ospitalità e dell'accoglienza".
Non  è solo il dato assoluto che conforta, ma anche la sua partizione  interna. Guardando alle presenze, che segnalano le notti di permanenza  nel territorio veneto, il classico mercato tedesco balza avanti del 19  per cento (i tedeschi sono circa il 60 per cento di tutti i turisti  stranieri che scelgono la Regione, i quali a loro volta rappresentano  circa il 60 per cento di tutti gli ospiti). Da segnalare anche il + 17,6  per cento di aumento dei turisti USA. Ma le consistenti novità di  rilievo vengono da mercati nuovi e potenzialmente molto interessanti:  Cina + 38,6 per cento, Russia + 60,6 per cento (e più 71 per cento di  arrivi), Paesi bassi + 38,6 per cento. "Registriamo questi dati - ha  aggiunto Finozzi -a fronte di una situazione che sembra stagnante, se  non in calo, nel resto d'Italia. Se guardiamo ai settori, poi, vediamo  il forte consolidamento delle città d'arte (+14,5 per cento di arrivi e +  11,2 per cento di presenze, del Lago di Garda (rispettivamente + 13,6 e  + 13,1 per cento) e persino un balzo in avanti del balneare pur in mesi  tradizionalmente poco movimentati: questo settore segna +18,6% di  arrivi rispetto all'anno scorso ed uno strepitoso +28,3% nelle presenze,  dato che porta a pensare ad un'inversione di tendenza circa la  lunghezza dei soggiorni".
"Simili indicazioni rendono più realistico  il raggiungimento dell'obiettivo che ci siamo posti per il prossimo  decennio, riassunto nella formula 20 - 20 - 20: portare entro il 2020 in  Veneto 20 milioni di ospiti rispetto ai 14 milioni attuali, passando da  un fatturato di 12 miliardi di euro ad uno di 20 miliardi".
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