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Turismo accessibile, Federico Caner e Manuela Lanzarin; "vacanze senza barriere sono banco di prova per il Veneto, terra accogliente ed inclusiva"

Di Note ufficiali Martedi 26 Giugno 2018 alle 15:39 | 0 commenti

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Il mare e le spiagge venete senza barriere, accessibili a tutti, anche alle persone con disabilità fisica o psichica. Questo l'obiettivo del progetto veneto delle tre Ulss del litorale (Veneto Orientale, Serenissima e Polesana), finanziato quest'anno dalla Giunta regionale con 170 mila euro, contributo che porta a 800 mila euro la ‘leva' regionale messa in campo nell'ultimo biennio per qualificare il turismo sociale e accessibile sulle spiagge venete. "L'Ulss 4 Veneto Orientale ha fatto da capofila, investendo in servizi sportivi e ricreativi e in esperienze pilota come la ‘spiaggia di Nemo' - illustrano i due assessori referenti del progetto, Federico Caner per il turismo e Manuela Lanzarin per il Sociale - e ha creato un modello da sviluppare su scala regionale.

Le nostre spiagge, per conformazione e tradizione, offrono già oltre cento chilometri di stabilimenti accessibili, villaggi e servizi ricreativi pensati per le famiglie e per le persone disabili. Si tratta ora di monitorare l'offerta di accessibilità dell'intera costa veneta, di qualificare ulteriormente le esperienze già esistenti, collegarle con il tessuto recettivo e dei servizi turistici e promuoverle su scala nazionale e internazionale, visto che il Veneto è la prima regione turistica d'Italia per numero di presenze e per grado di internazionalizzazione".

Le esperienze di turismo sociale ed inclusivo sul litorale veneto sono numerose: dalla spiaggia di Nemo, attrezzata dall'Ulss 4 a ridosso dell'ospedale di Jesolo, ai villaggi e case vacanze creati e gestiti da enti religiosi o da fondazioni o da soggetti imprenditoriali a spiccata responsabilità sociale, alle ex colonie di un tempo oggi riconvertite ad uso sociale.

Il piano turistico regionale per il 2018 intende dare continuità e potenziare ulteriormente questa specificità della costa veneta, investendo su servizi ricreativi e sportivi, sull'accoglienza del disabile da parte di personale qualificato, sulla presenza di volontari e di operatori sanitari e sulla pronta disponibilità di assistenza sanitaria in loco.

"Un paese civile e moderno - sottolinea l'assessore Lanzarin - deve garantire a tutti la possibilità di viaggiare, trascorrere il tempo libero a propria dimensione, offrire strutture di ospitalità inclusiva. Il contatto con la natura, il riposo, la dimensione ludica e i benefici terapeutici dell'ambiente marino sono un diritto sociale e universale, che non deve conoscere barriere. Per questo l'amministrazione regionale investe risorse del proprio fondo sociale per promuovere l'accessibilità delle spiagge e degli stabilimenti balneari e sostenere interventi di riqualificazione delle strutture esistenti. Progetti e iniziative in essere saranno valutati secondo criteri oggettivi - dai parcheggi ai servizi igienici e spogliatoi, dalle aree ludiche alla formazione del personale - al fine di offrire una vera accoglienza socio-sanitaria turistica".

"Per una regione come il Veneto, che ogni anno registra oltre 69 milioni di presenze e quasi 20 milioni di arrivi - conclude l'assessore Caner - investire nel turismo accessibile è un dovere sociale e al tempo stesso una scelta strategica di grande valenza. Si stima che in Europa ci siano 37 milioni di cittadini con disabilità: persone con propensione al viaggio e potere di acquisto analogo a quello di altre fasce della popolazione. Un segmento di mercato che può trovare nelle spiagge venete un ambiente accogliente e stimolante, grazie alla collaborazione tra aziende sanitarie, istituzioni, soggetti del terzo settore ed enti privati. Se da un lato, quindi, il progetto regionale dedicato al turismo sociale e inclusivo conferma la grande sensibilità e la solida tradizione solidaristica della nostra regione, dall'altro esprime appieno la modernità e la capacità innovativa del suo sistema turistico".

Giunta regionale del Veneto 

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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