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Trivelle in Adriatico, Roberto Ciambetti: "lo sblocco del Consiglio di Stato per le ricerche petrolifere con l'air gun lascia perplessi e il rischio di danni ambientali è più concreto"

Di Note ufficiali Martedi 13 Marzo 2018 alle 18:31 | 0 commenti

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"Eravamo stati facili profeti e del resto la lobby petrolifera è una potenza. Lascia una sensazione amara la notizia del pronunciamento negativo del Consiglio di Stato sui ricorsi di Abruzzo e Puglia che avevano chiesto l'annullamento del parere di compatibilità ambientale rilasciato dal Ministero per l'Ambiente sulle ricerche petrolifere in Adriatico." Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto che fu tra i promotori del referendum anti-trivelle non nasconde le sue preoccupazioni: "Ora la società Spectrum Geo Lfd riprenderà le ricerche di giacimenti di idrocarburi con la tecnica classica delle società petrolifere, l'air gun - ha spiegato Ciambetti - sistema oltremodo controverso che inizialmente era stato messo al bando nella prima versione della legge italiana sugli ecoreati, proprio per i suoi rischi ambientali accertati. 

E' vero che l'air gun rientra tra gli strumenti scientifici di studio nel campo di ricerca geologica tettonica e geodinamica, come aveva a suo tempo ricordato lo stesso Cnr, ma un conto è la ricerca scientifica, in cui siamo rassicurati dall'approccio soft start nella fase iniziale e dall'attivazione di ogni cautela che un organismo scientifico può mettere in campo, un altro è la ricerca di giacimenti petroliferi per lo sfruttamento economico. Sappiamo bene che per le imprese del settore time is money per cui non c'è approccio soft e progressivo che tenga e anche le cautele sono ridotte al minimo. Ora, con la sentenza del Consiglio di Stato investe un'area di circa 30 mila chilometri quadrati da Rimini verso sud con tanti punti interrogativi su eventuali danni ambientali e sulla fauna marina. Il rischio di danni è concreto."

Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto 

Leggi tutti gli articoli su: Roberto Ciambetti, Spectrum Geo Lfd

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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