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Tribunale di Schio verso la soppressione?

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 12:56 | 0 commenti

On. Daniela Sbrollini

Al Ministro della Giustizia on. Angelino Alfano

 

 

Ipotesi di soppressione del Tribunale di Schio (Sezione distaccata del Tribunale di Vicenza)

 

 

Appreso che

nella seduta del 13 gennaio il plenum del Csm ha adottato la risoluzione concernente la revisione delle circoscrizioni giudiziarie prevedendo la revisione degli 88 Tribunali che hanno meno di 20 giudici e la soppressione delle sedi staccate.

 

Valutato che

tale risoluzione potrebbe portare alla soppressione del Tribunale di Schio con il trasferimento dell'ambito di competenza dello stesso al Tribunale di Vicenza o, in ulteriore ipotesi, come ripreso da alcuni articoli usciti sul Giornale di Vicenza in data 30/1/2010 e 2/2/2010, al Tribunale di Bassano del Grappa.

 

Premesso che

il Tribunale di Schio serve un bacino di utenza di 225 mila abitanti (37 Comuni da Lastebasse a Zugliano; da Trissino a Recoaro, passando per Valdagno, Malo e Thiene) e di oltre 8 mila industrie censite.

 

l'ambito territoriale di competenza del Tribunale di Schio per la sua ampiezza e eterogeneità non risulta trasferibile all'interno della competenza del Tribunale di Vicenza (realtà di per sè già congestionata ed in carenza di organico). Tema già sollevato dai Parlamentari vicentini al Ministro e al CSM.

 

il Tribunale di Schio risulta essere permanentemente sotto organico e che nel detto Tribunale risultano presenti solo 3 Giudici a fronte di un continuo aumento del contenzioso civile, come risulta dalla Relazione del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Vicenza all'assemblea ordinaria del 28 gennaio 2010, "al 30/09/2009 il carico medio di cause civili ordinarie per ciascun magistrato della Sezione distaccata era di circa 1300" e che "il ruolo generale del contenzioso civile registra un continuo aumento: 2921 nel 2007; 3004 nel 2008 e, sino al 18/12/2009 3000 cause.

il Tribunale di Schio risulta altresì carente di organico per quanto concerne il personale sia della Cancelleria Civile che Penale tanto che le stesse, dal 2007 ad oggi hanno visto dimezzato il personale senza copertura dei posti vacanti per quiescenza e che, come ricorda ancora il Consiglio dell'Ordine, risulta particolarmente grave anche "la situazione dell'Ufficio notifiche presso la Sezione, in cui persiste l'insufficienza dell'organico in relazione al carico di lavoro e alla estensione del territorio, fattori che incidono in modo determinante sul funzionamento dell'ufficio".

 

Vicenza si colloca (insieme a Treviso) all'ultimo posto in assoluto, sul piano nazionale, nel rapporto Magistrati/abitanti, mentre nello stesso tempo rappresenta una delle zone più densamente popolate e industrializzate del ricco Nord-Est, e che pertanto è da decenni ingiustamente e assurdamente discriminata nella distribuzione delle risorse statali destinate al pianeta giustizia e all'ordine pubblico.

Considerato che

il Tribunale di Schio, atteso il numero di cause seguite e l'ampiezza del proprio ambito di competenza, necessita di una maggior destinazioni di risorse al fine di poter offrire ai cittadini di tutto l'Alto Vicentino una giustizia che sia quanto più possibile rapida e certa.

 

il Tribunale di Schio risulta essere l'ultimo presidio giudiziario dell'alto vicentino ed il solo collegamento in questo territorio fra la Giustizia e i cittadini.

 

la soppressione del Tribunale di Schio infliggerebbe un'ulteriore ferita al principio di equa distribuzione nel territorio dei presidi giurisdizionali, comportando grossi disagi e disservizi, maggiori costi e perdite di tempo per i cittadini-utenti;

 

la riconosciuta "montanità" della zona consiglierebbe semmai di potenziare la disponibilità di servizi pubblici, come quello dell'amministrazione della giustizia, sul territorio;

 

i tribunali rappresentano il più rilevante presidio di legalità sul territorio ed è pertanto necessario che gli stessi siano ubicati in zone tali da renderli il più facilmente possibile raggiungibili da ogni cittadino utente

 

in caso di soppressione del Tribunale di Schio l'intero territorio dell'Alto Vicentino si troverebbe dunque privato di un servizio fondamentale

 

Preso atto

dell'atteggiamento di ferma contrarietà a tale ipotesi espresso dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Vicenza;

dell'atteggiamento di molti Sindaci dell'area dell'alto vicentino, di colore politico diverso, che si sono già espressi contrari all'ipotesi di soppressione del Tribunale di Schio.

 

Segnalato come lo stesso presidente dell'Ordine degli Avvocati di Vicenza Lucio Zarantonello con un intervista rilasciata in data 4 febbraio 2010 al Giornale di Vicenza ha affermato che il progetto di accorpare la sezione distaccata di Schio sotto la competenza del Tribunale di Bassano del Grappa è "un progetto da contrastare con fermezza perchè non ha alcun significato costringere la gente di Recoaro e Valdagno a sobbarcarsi un viaggio fino a Bassano magari per prendere un certificato giudiziario, tenuto conto della viabilità dell'Alto Vicentino" precisando inoltre che "tenuto conto che il bacino di Schio ha più di 200.000 abitanti mi pare che questa analisi da part del Csm in materia di geografia giudiziaria sia stata superficiale perchè non si può penalizzare un territorio con un progetto che, mi si lasci dire reputo mostruoso".

 

 

Tutto ciò premesso e considerato, l'interrogante chiede al Ministro

 

Se intende garantire la presenza del Tribunale di Schio escludendo questo territorio dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

Se intende al contrario potenziare l'organico dei Tribunali Vicentini che da troppo tempo "soffrono" di carenza di personale e di magistrati, tema già sollevato in più occasioni dai diversi rappresentanti politici, di categoria e sindacali del settore e del territorio.

 

 

On. Daniela Sbrollini

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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