Trasporto pubblico, Fracasso: subito un passo indietro sui tagli
Martedi 11 Gennaio 2011 alle 16:37 | non commentabile
Stefano Fracasso, Partito Democratico - Il consigliere regionale del Pd dopo le audizioni in Commissione: "Il Veneto segua l'esempio di Marche e Piemonte, o a pagare saranno i più deboli".
"I tagli della Regione Veneto rischiano di mettere in crisi il trasporto pubblico locale. E il prezzo maggiore rischia di cadere su studenti e pendolari". È la denuncia del consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Fracasso, dopo l'audizione in Commissione degli Assessori provinciali alla mobilità e dei rappresentanti sindacali.
"Dopo l'intesa col Governo, alcune regioni, come Piemonte e Marche, hanno deciso di rivedere i tagli annunciati in precedenza. Chiediamo che il Veneto faccia altrettanto".
"Il quadro rappresentato dai rappresentanti istituzionali e sindacali del territorio - spiega il consigliere - è drammatico. Secondo la Provincia di Vicenza i tagli del 25% richiederebbero il taglio di 57 dipendenti di Ftv e un aumento del 50% nel costo dei biglietti, e renderebbero più difficili i collegamenti con i piccoli comuni".
Secondo le cifre fornite da Ilario Simonaggio, segretario regionale della Filt Cgil, il Veneto è già una delle regioni con il costo a chilometro del trasporto pubblico locale più basso, appena 1,2 euro. L'80% dell'utenza è rappresentato da studenti e altri utenti deboli, come anziani e stranieri. "Occorre - spiega Fracasso - che il Veneto si impegni a usare per ridurre i tagli le risorse stanziate nell'accordo Governo-Regioni al trasporto pubblico locale, 400 milioni in tutta Italia, circa 47 milioni di euro per il Veneto. Altrimenti il prezzo della crisi e dei tagli lo pagheranno gli studenti e le loro famiglie".