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Trasparenza in etichetta, Mara Bizzotto (Lega): regolamento UE di esecuzione irricevibile dall'Italia, pronti alla battaglia

Di Note ufficiali Domenica 15 Aprile 2018 alle 14:49 | 0 commenti

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"Altro che trasparenza alimentare sulle etichette: la UE è pronta a cancellare in un sol colpo anni di battaglie e di conquiste che noi italiani abbiamo duramente portato avanti. La commissione UE, con 5 anni di ritardo rispetto a quanto previsto, ha finalmente presentato la bozza di regolamento di esecuzione che stabilisce le norme per l'indicazione del Paese di origine dell'ingrediente primario di un alimento quando il Paese è diverso da quello indicato per l'alimento". Lo dichiara l'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto che ha presentato un'interrogazione urgente alla Commissione UE.

"E questo regolamento - aggiunge bizzotto - è una vera e propria truffa per il Made in Italy e per i nostri produttori. Il motivo? La Ue lascia totale libertà di scrivere o non scrivere in etichetta il Paese di provenienza dell'ingrediente primario, anche quando l'alimento viene commercializzato con un nome o un marchio che richiama o evoca un luogo o un'origine geografica non corrispondente all'effettiva provenienza dell'ingrediente. Si tratta dell'ennesimo pericoloso regalo che l'Europa fa alle multinazionali e all'industria dell'anonimato che, attraverso l'italian sounding e tarocchi vari, fanno concorrenza sleale ai nostri produttori e all'agroalimentare italiano".

L'europarlamentare della Lega ha, quindi, presentato un'interrogazione urgente alla Commissione UE chiedendo "il ritiro e la conseguente totale revisione di questo regolamento marcatamente anti italiano", condividendo le "forti critiche avanzate dalla Coldiretti nazionale che ha presentato una Petizione ufficiale al Parlamento Europeo contro questo regolamento".

"Come Lega siamo pronti ad una battaglia campale per difendere gli interessi dei produttori e dei consumatori italiani - commenta l'eurodeputata leghista Bizzotto - Il regolamento che la UE vuole adottare è totalmente inaccettabile e pericolosissimo: per fare un esempio, sarebbe consentito a chiunque di commercializzare un formaggio con il marchio "Formaggio Veneto" o "Formaggio italiano" usando latte dalla Polonia o dalla Romania, senza nessun obbligo di indicare in etichetta il luogo di provenienza del latte. Insomma, siamo di fronte ad una grande fregatura sia per i consumatori, che sarebbero ingannati sulla provenienza degli ingredienti, sia per i produttori italiani. E si tratta di un clamoroso passo indietro che la UE vuole imporre a Paesi, come l'Italia o la Francia, che hanno adottato decreti nazionali per disciplinare l'obbligo di indicazione per vari alimenti".

"Lunedì 16 aprile a Bruxelles si riunirà il Comitato consultivo che vedrà la Commissione UE e gli esperti nominati da ogni Stato membro affrontare questo controverso regolamento dal quale sarebbero esclusi i prodotti DOP e IGP - conclude l'eurodeputata Mara Bizzotto - Se questo regolamento non sarà bloccato o profondamente cambiato, la sua entrata in vigore, ipotizzata ad aprile del 2019, spazzerà via tutti gli obblighi finora applicati in Italia sull'indicazione d'origine di grano e semola nella pasta, latte nei prodotti lattiero-caseari, riso, pomodori nelle relative conserve. Sarebbe la mazzata finale, sia in termini economici sia in termini di immagine e qualità dei prodotti, per migliaia di aziende italiane e per tutti i consumatori che chiedono la trasparenza in etichetta".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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