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Trasparenza e sicurezza alimentare, Manzato: mancanza tracciabilità inganna il consumatore

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Novembre 2011 alle 22:27 | 0 commenti

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Franco Manzato, Regione Veneto - "Con questo sistema inganniamo i consumatori e puniamo i nostri produttori agricoli che immettono nel mercato alimenti di alta qualità, garantendo l'eccellenza dei prodotti e la sicurezza delle materie prime. Rivolgo al Ministro alle Politiche Agricole e Forestali, Saverio Romano e al Parlamento italiano l'appello di intervenire immediatamente per sanare questa ferita". Parole come macigni quelle dell'assessore all'agricoltura del Veneto, Franco Manzato, dinanzi alle questioni riemerse in questi giorni in merito all'etichettatura dei generi alimentari, finalizzata a garantire la sicurezza e genuinità del cibo (nella foto d'archivio Manzato con la Confraternita del Raboso, ndr).

"Se continuiamo a importare grano duro e grano tenero sotto forma di materia prima o prodotto trasformato - aggiunge l'assessore -, non facciamo altro che compiere un'omissione nei confronti degli acquirenti, che sarebbero più informati se in etichetta fosse precisata la provenienza dei componenti. E colpiamo in maniera diretta gli agricoltori del nostro Paese, penalizzati da una concorrenza sleale. Questo è incoerente, intollerabile, dannoso e rischia di avere nel tempo effetti irreparabili anche per il buon nome dei veri prodotti made in Italy".
"La tracciabilità è un atto dovuto economicamente e moralmente - prosegue Manzato - e l'Italia sta arretrando nella coltivazione di grano duro e tenero. Per questo intendo farmi promotore di una proposta di legge regionale, in coordinamento con le Regioni limitrofe, per tutelare i nostri produttori e consentire loro di difendersi dalle speculazioni che aprono le porte alla delocalizzazione. Voglio ricordare che i produttori sono anche consumatori e proprio per questo dovrebbero collaborare con il sistema per garantire massima trasparenza e garanzia negli alimenti, dando la possibilità all'acquirente di conoscere l'origine delle materie prime utilizzate, con l'opzione di scegliere tra un grissino prodotto con farina cinese, canadese oppure italiana. Possiamo dare garanzie sugli standard di qualità e sui controlli delle produzioni eseguite sul territorio regionale e italiano, ma quanto viene prodotto fuori dai nostri confini è sottoposto a regolamentazioni a volte diverse dalle nostre, sulle quali io non me la sento di garantire".
"Rifletto, infine, sui costi in termini di sanità e di impatto sociale - conclude l'assessore Manzato -, chiedendomi a quanto ammonta l'onere in termini di salute per coloro che assumono alimenti contaminato o avariati in quanto non sottoposto agli opportuni controlli e su chi grava questo peso economico. Come amministratore pubblico credo, quindi, che sia indispensabile garantire sicurezza, introducendo prima possibile l'etichettatura e la tracciabilità all'origine di tutti i prodotto alimentari".

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, Franco Manzato, tracciabilità, alimentare

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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