Tranched cover, Lorenzin di Apindustria: boccata d'ossigeno per PMi
Martedi 26 Marzo 2013 alle 21:19 | 0 commenti
Un filo d'aria dentro un 2013 che si preannuncia drammatico. La sensazione di convergenza che va ben oltre le cifre (comunque discrete) che Veneto Sviluppo, partecipata della Regione, ha deciso di destinare alle piccole medie imprese col sistema del tranched cover. Centoventisette milioni di euro per il momento, la disponibilità delle banche che potrebbe allargarsi avendo come interfaccia diretta la pubblica amministrazione. Beneficiari i titolari d'azienda.
L'iniziativa ha riscosso un successo enorme. Non c'è rappresentante politico, sindacale o associazionistico che abbia trovato un solo cavillo a cui aggrapparsi. Pure il presidente di Apindustria Vicenza, Flavio Lorenzin, è entusiasta del nuovo polo di risorse e sostegno orchestrato dalla Regione: "Notizia ottima sia dal punto di vista politico e morale per le imprese oltre che chiaramente per il risvolto economico - esordisce il massimo esponente dell'Apindustria vicentina - è la prima iniziativa del genere in Italia e questa volta non sono proclami ma soldi concreti. Si finanzia la liquidità immediata per le imprese e so che diversi altri istituti bancari stanno valutando l'opportunità di aggregarsi a questo nuovo sistema di credito". Lorenzin è ottimista soprattutto perché sono stati messi da parte frizioni e campanili: "I nostri consorzi Fidi finalmente si sono uniti, hanno creato una rete per andare in Regione e chiedere qualcosa di concreto, tralasciando quelli che sono interessi di parte o di categoria. Dovremmo imparare tutti che quando si parla di interessi d'impresa vanno messi da parte i campanili". Chiaramente è una boccata d'ossigeno, non l'uscita dal tunnel della crisi. Che solo marginalmente può essere ricondotta ai ritardi di pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle aziende: "È vero che gli enti pubblici fanno ritardi enormi, ma è altrettanto vero - tiene a sottolineare Lorenzin - che in provincia di Vicenza il fatturato nei confronti delle amministrazioni pubbliche è del 3% appena. Il problema dei pagamenti lunghi è anche per le imprese che lavorano privato su privato, anzi queste ultime hanno rischio più elevato. Le aziende ormai non chiudono più per debiti, ma per crediti. E quest'iniziativa - continua il presidente di Apindustria Vicenza - va proprio nella direzione ideale e riduce notevolmente il rischio delle banche con accantonamento minore, essendo condiviso con altre".
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