Tosetto si ricandida come "assessore del fare" e come bandiera del vero centro sinistra
Sabato 11 Maggio 2013 alle 11:55 | 0 commenti
Il deputato del PSI, Oreste Pastorelli, ha fatto da sponsor politico al "compagno" di partito Ennio Tosetto, assessore uscente ai lavori pubblici e candidato alle prossime amministrative nella lista che il Partito democratico schiera a supporto del candidato sindaco Achille Variati, che, ricorda l'architetto, lo aveva presentato ad inizio mandato come "assessore del fare".
E Ennio Tosetto, dice, si ricandida con un Psi, riapparso anche in parlamento, proprio per continuare a fare: manutenzioni di strade, sistemazioni di edifici scolastici e quant'altro serva al cittadino al di là delle grandi opere e dei grandi eventi.
L'assessore uscente, alla presenza del segretario provinciale del Psi Luca Fantò, di quello cittadino Giuseppe Mattiello e del segretario del Pd di Vicenza Enrico Peroni, presenta oggi anche la lettera ai cittadini e le nove cartoline con lo slogan "coerenza e concretezza, una per ogni zona della città , dal centro storico ai quartieri intermedi fino alla lontana periferia, in cui elenca le cose fatte e quelle da fare.
Pastorelli, dopo l'intervento di Peroni di soddisfazione per la rinnovata collaborazione con i socialisti (in crescita nel piccolo nucleo iniziale nel Psi ufficiale, molti di più, sottolinea Mattiello, sparsi in molti altri partiti ma con cui sono in continuo contatto), ha assicurato il suo impegno a Roma per sostenere le raccomandazioni legislative di Tosetto che, in relazione alla crisi attuale del Pd nazionale, diviso per le sue due diverse anime, si pronuncia contro lo "smottamento" a destra dell'attuale maggioranza vicentina di cui rimane a far parte ma "non accettando l'omologazione nella civica di Variati, in cui sono stato eletto, ma rivendicando nel Pd il mio passato politico identitario senza concessioni al centro destra».
Per proporsi, chiosa Fantò, come «la sinistra del centro sinistra» per la soddisfazione di tutti i socialisti presenti che vedono (sperano?) in Epifani segretario del Pd più che un traghettatore verso il congresso di ottobre come il promotore della riscoperta di un'identità di appartenenza alla sinistra democratica.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.