Toscani-LN:ns. tasse a Enti locali veneti non a Roma
Sabato 26 Giugno 2010 alle 15:25 | 0 commenti
Matteo Toscani, Lega Nord - Proposta del vicepresidente a margine della manifestazione a Pieve di Cadore. Diga day, Toscani: "Finanziaria letale. Versiamo le nostre tasse su conti correnti degli Enti Locali veneti, non a Roma". "Manovra che uccide la montagna, ma la corda tesa si sta spezzando"
"Questa manovra è letale per gli amministratori della montagna, che cercano ogni giorno di dare ai cittadini servizi essenziali per tenere in vita le terre alte. Roma sembra sempre di più un vortice incapace di contenersi e di dare esempi virtuosi di gestione del Paese. Della corda tesa che si sta spezzando mancano solo pochi fili... di questo passo ai Veneti non resterà che versare le proprie tasse sui conti correnti dei nostri Enti locali e non più a Roma", dice Toscani.
"Sarà l'unico modo perché ciò che paghiamo resti nel territorio e sia utile a noi invece di alimentare gli sprechi altrui". Sono le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani ieri mattina a Sottocastello a margine del "Diga Day" che ha riunito a Pieve di Cadore amministratori e portatori di interesse delle terre alte del Veneto.
"Sono consigliere regionale - ha detto Toscani - ma prima ancora posso immedesimarmi nella situazione dei sindaci di montagna, perché lo sono stato a Valle di Cadore per 15 anni fino a qualche mese fa. Ho vissuto in prima persona la problematicità dell'amministrare la montagna da parte di Enti che costano pochissimo allo Stato, fornendo molto in termini di servizi in luoghi dove vivere a volte è difficile. Per questo - prosegue Toscani - sono contrario a questa Finanziaria che in diversi aspetti è la negazione del federalismo perchè taglia in maniera indiscriminata per chi spreca e per chi è virtuoso. Ma ormai è una corda che resta unita per pochi fili e sta per spezzarsi".
Secondo Toscani, si va verso decisioni molto drastiche da parte dei Comuni e degli Enti locali veneti che invece sono sempre stati virtuosi, grazie alla buona volontà di amministratori legati al proprio territorio e disposti (come nel caso degli assessori dei comuni di montagna) a svolgere il proprio mandato in cambio di indennità di carica spesso inferiori ai 100 euro mensili: "Una manovra del genere è letale per l'unità del Paese, e questo a Roma dovrebbero capirlo. Invece vediamo che a livello centrale si fatica a capire la differenza tra Comuni virtuosi ed Enti che hanno sempre sprecato. La montagna veneta, ad esempio, non sa più cosa tagliare, a meno che non si ritengano sprechi i servizi essenziali per le popolazioni delle terre alte".
"Se si prosegue di questo passo - conclude Toscani - ai veneti non rimarrà altro da fare che versare tasse e tributi sui conti correnti dei loro Enti locali, invece che all'Agenzia di riscossione statale. Sarà l'unico modo per trattenere sul territorio risorse indispensabili per la nostra sopravvivenza".
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