Torre Girardi, Guaiti: necessario arrivare ad una conclusione
Giovedi 1 Dicembre 2011 alle 10:47 | 1 commenti
Sandro Guaiti, Silvao Sgreva, Cinzia Bottene, consiglieri comunali Pd - Interrogazione
In merito al noto caso della Torre di Vetro "La Vela" in zona industriale ovest
Premesso che:
da quanto appreso recentemente dalla stampa, (VicenzaPiù) alla luce della dichiarazione di inesistenza del vincolo ambientale rilasciata da parte del settore Urbanistica del Comune di Vicenza, risulta evidente che la ditta Girardi ci tiene a chiarire che non c'è vincolo ambientale che però non può che riferirsi solamente alla distanza della Torre dalla Roggia Dioma.
In merito a questa vicenda faccio un breve riassunto dei fatti:
La questione in oggetto nasce in epoca ormai lontana (anno 2002/03) e ha un iter amministrativo e giudiziario ben noto che si conclude con pronunciamenti della Provincia, del Tar e del Consiglio di Stato.
In sintesi, e senza dover richiamare tutta la cronologia della vicenda, è stato riconosciuto che lo stabile in questione presenta condizioni di abusivismo, l'altezza e l'assenza di standard, per il cui motivo il Comune emette una ordinanza di demolizione in data 12.06.2007 a firma del dirigente preposto.
A seguito di quell'atto la Ditta chiede che, in sostituzione della demolizione, si possa chiudere la vicenda con una monetizzazione secondo le previsioni normative in materia (l'applicazione dell'art. 38, punto 1 del DPR 06.06.2001, n. 380, T.U. edilizia).
Successivamente, in data 1.12.2008, sempre la Ditta chiede all'Ente di quantificare la sanzione amministrativa sostitutiva della demolizione. Quantificazione che il Comune fece e di cui la Stampa cittadina riferì in ampi servizi.
Da rilevare che da quella data a tutt'oggi non si è ancora concluso l'iter amministrativo nonostante il pronunciamento chiaro e definitivo degli organi preposti.
Considerato che:
su questa vicenda, ma anche su altre che riguardano lampanti abusi edilizi (zona industriale ovest) è assolutamente necessario procedere e arrivare ad una conclusione altrimenti ciò induce i cittadini a pensare che le norme edilizie sono imperative solo per alcuni e non per altri, e che l'Amministrazione è incapace di far rispettare proprie ordinanze anche dopo i pronunciamenti chiari della Magistratura amministrativa.
Alla luce di quanto sopra esposto
il sottoscritto consigliere comunale chiede:
di sapere i motivi per i quali tale pratica non è stata ancora conclusa o con l'abbattimento e il ripristino o con la prevista misura alternativa della monetizzazione.
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