Tornado, lettera di Zaia ai direttori dell’informazione nazionale
Domenica 12 Luglio 2015 alle 19:21 | 0 commenti
Pubblichiamo di seguito la lettera ai Direttori delle Testate Giornalistiche nazionali (carta stampata, tivù, radio) inviata dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia per chiedere collaborazione sulla tragedia che ha colpito la Riviera del Brenta, affinchè rimangano accesi i riflettori mediatici sul tornado abbattutosi nei giorni scorsi.
Egregio Direttore,
mi scuso se La disturbo in un momento particolarmente complesso dello scenario politico-economico nazionale e internazionale, ma se mi sono risolto a scrivere e Lei e ai responsabili di tutte le testate nazionali è perché noi veneti, oggi, abbiamo davvero bisogno di tutti. Mercoledì scorso, 8 luglio, quella che è stata eufemisticamente definita una tromba d’aria, ma che esperti meteorologi hanno definito un tornado dalle caratteristiche e dalla violenza simili a Katrina, ha letteralmente devastato uno dei distretti economicamente più importanti e più delicati dal punto di vista storico-artistico della mia Regione: la Riviera del Brenta.
In pochi minuti un vento a 350 chilometri all’ora ha provocato in un’area vastissima un morto e 92 feriti, lesionato 500 case di cui 90 saranno da abbattere, più di 400 sono gli sfollati, raso al suolo villa Villa Toderini-Fini-Piva, inferto profonde e spesso irrimediabili ferite a numerose ville venete (uno dei più importanti patrimoni storico-artistici del mondo), provocato danni ingentissimi a stabilimenti industriali e blocchi della produzione in numerose aziende. Senza contare i danni al patrimonio e alle opere pubbliche, alle infrastrutture. Vale infine la pena ricordare che nella Riviera del Brenta ha sede il distretto della calzatura, dove le principali griffe del mondo concentrano lavorazioni di eccellenza.
Stiamo quantificando in queste ore i danni per relazionare al Governo e chiedere lo stato di emergenza ma le stime provvisorie parlano di una contabilità che fa paura. Il tornado ha lasciato un panorama tipico di un terremoto. Per questo Le ribadisco che abbiamo bisogno di tutti.
L’aiuto che Le chiedo è che sulla Sua autorevole testata si parli di quanto accaduto in questo triangolo di terra che il mondo ama, che non si liquidi tutto come una banale tromba d’aria, che a ogni livello si acquisisca la consapevolezza che non è stata colpita la periferia dell’impero ma un territorio dalle caratteristiche uniche, vero cuore del Veneto da un punto di vista industriale e storico. Per quanto ci riguarda stiamo facendo tutto il possibile, in collaborazione con i bravi sindaci e la gente veneta, che ancora una volta ha mostrato il suo grande cuore e la capacità di essere davvero solidale nei momenti di difficoltà . Abbiamo aperto un conto (Emergenza tornado in Veneto, IBAN 57 V 02008 02017 000103827353) su cui far confuire le offerte di contributi giunte nelle ore immediatamente successive alla tragedia, centinaia di ragazzi delle scuole superiori lavorano insieme a Vigili del fuoco e Protezione Civile nelle operazioni di smaltimento delle macerie e di messa in sicurezza di fabbricati e impianti industriali.
Ma non basta torno a sollecitarLe attenzione e una visita a territori che grondano disperazione ma anche orgoglio e voglia di ricominciare. Resto a sua disposizione per qualsiasi necessità , pronto a far accompagnare i suoi inviati sul territorio per verificare quanto grande è la lacerazione provocata sul corpo sociale, artistico e industriale della mia Regione.
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