Toniolo sostiene le carrozzerie artigiane: libera concorrenza e tutela del consumatore
Lunedi 27 Gennaio 2014 alle 16:47 | 0 commenti
Costantino Toniolo, NCD - Il Presidente della Prima Commissione del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (PDL-NCD) interviene sostenendo la risoluzione depositata dal suo gruppo politico a favore dei carrozzieri veneti che la scorsa settimana hanno protestato contro il decreto "Destinazione Italia" nella parte in cui ha introdotto per legge la cosiddetta ‘forma specifica’ nel risarcimento dei danni ai veicoli, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni.
La risoluzione impegna la Giunta e il Consiglio regionale a sostenere la battaglia dei carrozzieri veneti e, di conseguenza, tutte quelle proposte di legge tese a modificare l’attuale normativa in materia di forma specifica, nella convinzione che un intero mondo fatto di artigiani e piccoli operatori non possa essere messo in pericolo a causa di una misura fortemente lesiva della libera concorrenza e della tutela del consumatore finale.
"In Veneto ci sono 1917 ditte da salvaguardare", afferma Toniolo, "per un totale di 5452 addetti tra titolari e soci e altri 2265 dipendenti, secondo i dati della Confartigianato del Veneto".Â
“In praticaâ€, prosegue Toniolo, “il recente decreto non riconosce più agli automobilisti la possibilità di rivolgersi alla propria carrozzeria di fiducia, ma solo a quelle convenzionate con le compagnie di assicurazione, sostenendo questa metodologia con incentivi vari a cominciare dalla scontisticaâ€.
Nella risoluzione del gruppo Pdl-Ncd si appoggia quindi la mobilitazione lanciata dalla Confartigianato del Veneto al fine di modificare il decreto governativo: “Nella nostra regioneâ€, prosegue Toniolo, “c’è forte preoccupazione per le imprese che operano nel settore che in questo modo rischiano di essere messe ai margini del mercato e di chiudere e di dover licenziare i dipendenti: da un momento all'altro potremmo trovarci altre 5 o 6mila persone disoccupateâ€.
“Tale misura sembra più l’ennesimo favore alle grandi lobby piuttosto che una misura concreta di sviluppo nei confronti del mondo della piccola e media impresa e a sostegno del consumatore. Questo Governo semmai deve impegnarsi, come annunciato dalle forze politiche che lo compongono, in ulteriori liberalizzazioni", conclude Toniolo.
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