Toghe in politica, in arrivo stretta su candidature. Zanettin: mai più casi Ingroia
Giovedi 4 Luglio 2013 alle 20:11 | 0 commenti
On. Pierantonio Zanettin, PDL - Toghe in politica, arriva la stretta sulle candidature. Le commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia del Senato hanno approvato, all'unanimita', un testo base sulla ineleggibilita' e incompatibilita' dei magistrati e sulle modalita' del ricollocamento una volta cessati dalle cariche politiche. In pratica, casi come quello di Antonio Ingroia, che ha corso alle ultime elezioni con una sua lista, non sarebbero piu' possibili se le norme diventassero legge.
Il testo, messo a punto dai relatori Felice Casson (Pd) e Pierantonio Zanettin (Pdl), il primo magistrato, il secondo avvocato, e' stato approvato all'unanimita'. "Si tratta- spiega Zanettin- di un testo ancora aperto a modifiche perche' ci sono ancora visioni diverse tra i gruppi" su quanto severi debbano essere i criteri nel vietare le candidature. "La visione mia personale e del Pdl- continua Zanettin- e credo anche dell'altro relatore, e' che il magistrato non debba tornare a giudicare perche' l'elemento essenziale non e' essere imparziale ma apparire tale. Quindi, se chi ha avuto ruoli politici torna a giudicare la sua imparzialita' puo' essere messa in discussione. Comunque, per consentire a tutti una riflessione approfondita, sono state date due settimane di tempo per presentare emendamenti". Il provvedimento e' frutto della sintesi di 5 ddl presentati dai gruppi in Senato (tre del Pdl a firma Palma, Caliendo, Zanettini; uno del Pd a firma Casson, uno di Gal a firma Barani) e prevede limiti alle candidature dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, inclusi i fuori ruolo, per le elezioni politiche, europee e amministrative e all'assunzione di cariche di governo, nazionali e locali.
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