Lettori in diretta | Quotidiano |

"Tiro al piccione" a Caldogno, una cittadina: un altro regalo alla nobile ars venandi

Di Citizen Writers Mercoledi 4 Marzo 2015 alle 20:47 | 9 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Paola Re e pubblichiamo
Ho appreso dai mezzi di informazione l’idea bizzarra e nel contempo malvagia del Sindaco del Comune di Caldogno (VI) di dare il via al tiro ai piccioni presenti nei fondi agricoli e in centro. Secondo il Sindaco, i piccioni sono una vera e propria emergenza, al punto da adottare un’ordinanza per il contenimento della loro proliferazione.

Non sono riuscita a reperire il provvedimento sul sito web del Comune di Caldogno ma, secondo i mezzi di informazione, esso proibisce alla cittadinanza di somministrare alimenti agli animali e impone la protezione con dissuasori di sottotetti, porticati, ruderi, cornicioni e grondaie di edifici privati, oltre che la rimozione e lo smaltimento del guano già presente. A queste misure seguirà l’introduzione di un programma per l’abbattimento dei piccioni, come previsto dal piano quinquennale attivato dalla Provincia di Vicenza nel 2013.   
Ovviamente, la possibilità di sparare ai piccioni verrebbe concessa solamente ai cacciatori e alle cacciatrici: un bel regalino alla solita sparuta minoranza di amanti della nobile ars venandi che monopolizzano la maggioranza con il loro divertimento sanguinario.
Chiedo se sia stata dimostrata un’emergenza sanitaria che possa giustificare un simile provvedimento; se sia stata valutata l’effettiva numerosità dei piccioni e la conseguente situazione di sovrappopolazione; se siano stati valutati i metodi ecologici non cruenti, e perché non siano stati applicati, visto che è quanto previsto dalla normativa.
Lo sterminio dei piccioni, oltre a essere un metodo crudele, è  inefficace in quanto i piccioni, forti di un ambiente caratterizzato da un’enorme capacità portante e dotati di notevoli capacità riproduttive, riescono, in brevissimo tempo, a ritornare alla densità iniziale annullando il risultato dell’intervento. (“homing”).
L’adozione di tale metodo testimonia il rifiuto da parte dell’umano di vedere un animale come essere senziente e la mancanza di volontà nel costruire una convivenza serena. Qualsiasi società che fallisca in questo intento non è una società civile.
I piccioni sono spesso considerati un fastidio. Si dice che sporcano, che portano malattie, che sono troppi. Chiunque rappresenti il diverso, l’ultimo, l’emarginato è generalmente considerato un fastidio. La specie umana, che più di ogni altra sta massacrando la Terra, si rivolge a un altra specie dicendo che è nociva ma ciò merita certamente una riflessione.  Purtroppo il nostro non è un mondo a misura di animale e quindi per il loro bene bisogna intervenire controllandone il numero. Per quanto riguarda le malattie, l’allarmismo è stato soprattutto diffuso da chi trae profitto dal loro allontanamento. I piccioni non sono portatori di malattie per l’uomo né per gli animali domestici: sono animali per i quali vanno prese le stesse precauzioni da prendere quando si viene a contatto con gli altri esseri viventi. Per approfondimenti: clicca qui
Sono animali che si conoscono poco, sui quali gravano parecchi pregiudizi. Conoscere un animale ci permette di leggere più facilmente ciò che comunica, di entrare in empatia con lui, di renderlo semplicemente “soggetto” con cui si può relazionare nel reciproco rispetto.


Commenti

Inviato Giovedi 5 Marzo 2015 alle 18:24

Mamma mia che intervento. La salute e l'igiene pubblica è di competenza del SINDACO che rispettando le leggi, interviene nel modo che ritiene più opportuno per proteggere la salute, in particolare dei bambini le cui scuole sono in balia dei colombi che appena sentono il suono della campanella calano giù per le briciole delle brioches. Ma questo è il minimo. Quanto al linguaggi usato nello scritto, non mi piace, pensare che il nostro mondo debba essere a misura animale è una perversione. Altro il Sindaco impone, sparuta minoranza, malvagia, bizzarre, ecc.. Ricordo che i colombi non sono mammiferi ma uccelli. Se fossero nutrie che scorazzano nei nostri fiumi se le portebbe a casa. Quanto allo sterminio è più crudele far vivere in appartamento da 60 metri un cane di larga stazza, magari assieme a dei neonati. E avanti con la storia dei diversi, perchè non apre uno sportello per la difesa del colombo maschio e una vetrina per la colomba: La specie umana sta massacrando al terra, personalmente mai fatto niente di male, mai sputato per terra, e cresciuto 2 figli e 2 nipoti e non mi porto a letteo il cane. Amen. Luciano 1942
Inviato Giovedi 5 Marzo 2015 alle 21:19

Gentile Luciano Parolin, sarà vero ciò che dicevano i Latini: nomina sunt omina. Lei ha scritto davvero misere parolin. Secondo lei perché i bambini e le bambine nutrono i piccioni? Forse perché la loro empatia verso questi animali che lei considera mostri è più sviluppata della sua.
Inoltre, ha qualcosa da obiettare sul fatto che i cacciatori e le cacciatrici siano una sparuta minoranza? Mi fornisce dati ufficiali che testimonino il contrario?
Lei non sputa per terra e non porta a letto il cane ma sono la sua arretratezza culturale e il suo degrado specista a massacrare la terra: spesso sono idee come le sue a fare i danni maggiori.
Paola Re
Inviato Venerdi 6 Marzo 2015 alle 12:15

Se crede di intimorire le persone con i suoi Testamenti Animalisti, si sbaglia di grosso. Probabilmente lei non ha una famiglia da mantenere, o dei figli da allevare e allora perde il suo tempo a recriminare sul mondo. Quanto alla mia arretratezza.....pensi alla sua che è molto Progressista..lasci perdere i latini, niente da obiettare, Lei è una oscurantista ideologica, sarà forse candidata per la sx Anatomica? Bye bye.
Mala tempora currunt e non si inc..tanto, perchè non mi interessa! Fine.
Inviato Venerdi 6 Marzo 2015 alle 20:01

Se lei considera una lettera in difesa degli animali un mezzo per "intimorire le persone", ne parli direttamente con la redazione del giornale. Il direttore, che si chiama "direttore responsabile", e che ha la responsabilità della pubblicazione, le chiarirà ogni dubbio.
E stia certo che "non mi inc.... tanto", anzi, è un piacere vedere che lei dedica tempo alla lettura e al commento della mia lettera. Soprattutto è un piacere vedere che, quando si difendono gli animali, chi come lei non li vuole difendere usa spesso il tono e il linguaggio usato nelle sue risposte, a testimonianza del vuoto culturale che vi avvolge. Niente di nuovo sotto il sole.
Paola Re
Inviato Sabato 7 Marzo 2015 alle 15:03

Scommettiamo che è una zitella, sola che non sa cosa fare? Perchè non entrate mai nel merito delle questioni, ma vi fermate alle apparenze, alla superficie. Il responsabile della Salute Pubblica è il Sindaco.
Tutti i comuni hanno un regolamento per la protezione degli UOMINI O DONNE e dei monumenti. Lei non difende gli animali, irride e offende le persone. Gli animali dovrebbero restare animali e basta, invece Voi gentili brambilline volete il cane: da guardia, da passeggio, da caccia, da compagnia, da sfilata, e poi lo portate a caccare in piazza dei Signori. Questa è la Vostra civiltà che volete imporre anche agli altri. A proposito di AMORE tengo un cane, un gatto, ho lo spazio, li mantengo, li coccolo, ma quanto ad AMORE, lo dò in primis a mia moglie, figli, nipoti, inoltre fratelli, sorelle, cugini e Basta. Se vuole continuare ....siamo pronti.
Inviato Domenica 8 Marzo 2015 alle 16:23

Mi pare che sia lei a non entrare nel merito delle questioni. Lei scrive "Tutti i comuni hanno un regolamento per la protezione degli UOMINI O DONNE e dei monumenti." Non esistono regolamenti di "protezione" degli uomini e delle donne: casomai esistono leggi che tutelano i diritti delle persone. Al contrario, tra i regolamenti, esistono certamente quelli di tutela animali. Sono innumerevoli i comuni che ne sono dotati ma il Comune di Caldogno no, quindi deve fare riferimento alle leggi nazionali.
Sia più chiaro nell'uso dei termini: che cosa significa "brambilline"? Non conosco questa parola che non è riportata su alcun dizionario della lingua italiana, cartaceo e telematico.
Quando alla parentela elencata, credo sia molto fortunata a ricevere tutto il suo amore: forse sarebbe anche orgogliosa di leggere le sue risposte e apprezzarne forma e contenuto.
Paola Re
Inviato Domenica 8 Marzo 2015 alle 17:06

Quali diritti? Ha famiglia? Ha figli? E' candidata per qualche Comunista romeno. Si iscriva alla Federcaccia e protesti. Il Comune emana regolamenti, validi a tutti gli effetti. Se non le piace VOTI contro, raccolga firme, si informi, protesti, ma non dica fesserie. Proprio oggi festa della donna....ma va a farti un brodo!
Inviato Lunedi 9 Marzo 2015 alle 21:49

Vedo che ha qualche difficoltà con la giurisprudenza. Visto che si parla del Comune di Caldogno, ecco i regolamenti, "validi a tutti gli effetti" (come scrive lei) approvati dal Comune http://www.comune.caldogno.vi.it/pagina444_regolamenti.html
Come può constatare, non esistono regolamenti di "protezione degli uomini e delle donne". Invece, se lei legge la Costituzione, per esempio, troverà articoli che tutelano i diritti di uomini e donne. E vi sono altre leggi che hanno questo scopo.
Le ricordo inoltre che l'8 Marzo non è la festa della donna ma la Giornata Internazionale della Donna: non è affatto una festa ma una data per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, le discriminazioni e le violenze di cui sono state e sono ancora oggi vittime. Non c'è proprio nulla fa festeggiare ma solo da ricordare.
Paola Re
Inviato Martedi 10 Marzo 2015 alle 12:26

La Costituzione Lei, sinistrorsa da 4 soldi non sa nemmeno cosa sia. Certi personaggi in cerca d'autore dovrebbero essere mandati all' Ipab. Le donne all'Oratorio delle Zitelle di Contrà Santa Caterina. Constato che è da maritare, senza figli, e senza niente. Mala tempora currunt. Perchè non si candida alla regione con la Lipu O meglio Lipuc c sta per colombi. Dicevano che a Caldogno piantano fagioni e....nascono....L..
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network