Tintess Spa, a rischio 200 lavoratori. Cgil e Cisl: chi pensa ai posti di lavoro?
Martedi 17 Marzo 2015 alle 16:37 | 0 commenti
La RSU Aziendale dell'azienda Tintess Spa di Thiene con una nota a firma di Giuliano Ezzelini Storti della Filctem CGIL e Marco Faccin della Femca CISL lanciano l'allarme per circa 200 lavoratori e lavoratrici dell'azienda che rischiano il posto di lavoro: "viviamo con molta preoccupazione l'avvicinarsi della data del 18 Marzo, giorno in cui il TAR del Veneto si pronuncerà sulla sospensiva della Delibera di Giunta Regionale sull'autorizzazione all'allargamento quantitativo dei reflui a depurazione della Tintess SPA".
Di seguito la nota integrale:
Preoccupazione dovuta al fatto che, nel dibattito aperto in città di Thiene fra Comune, Azienda e Comitati sulla presunta salvaguardia dell'ambiente non si è tenuto minimamente in considerazione quanto questa battaglia avrebbe prodotto in negativo sui circa 200 posti di lavoro (con famiglie annesse) tra diretti e indotto.
Per questa ragione non siamo più disponibili a tacere, tanto meno a fare la parte di coloro che spingono nel conflitto fra ambiente e la sua giusta tutela contrapposto al lavoro e all'esigenza di salvaguardare l'occupazione: un ambiente sano fuori dall'azienda, corrisponde ad un ambiente sano all'interno dell'azienda che è nell'interesse dei lavoratori della Tintess e quindi del sindacato!
In questi mesi lo sforzo silenzioso della RSU Aziendale e della OO.SS. Filctem CGIL - Femca CISL ha prima costruito, in collaborazione con l'azienda, difronte alla possibile riduzione di organico per mancanza di sufficienti livelli produttivi, zero licenziamenti con il ricorso al Contratto di Solidarietà ; poi un piano di investimenti sulla produzione, già in esecuzione, pari a 985.000 euro.
In equilibrio con il mantenimento dei livelli occupazionali, per noi, ha sempre corrisposto a una attenta vigile osservanza della sicurezza e vivibilità ambientale all'interno dei luoghi di lavoro e quindi alla messa in cantiere, da parte aziendale, di investimenti pari a 580.000 euro sul depuratore e la risistemazione degli stabili.
Di tutto questo il Sindaco di Thiene è stato sempre messo a conoscenza: perché fare allora ricorso straordinario al Capo dello Stato per bloccare il depuratore in Tintess? A cosa serviva e a chi dimostrare, senza considerare i fatti di cui sopra, che si sceglieva di stare da una parte, cioè con la“pancia†di chi “urla†più forte, mentre che dalla parte della testa?
Domande a cui non riusciamo a dare risposte o forse l'unica che riusciamo a darci è che il politico pensa al consenso di oggi, lo statista pensa al domani...
Per questa ragione, nel rispetto dell'autonomia della magistratura, auspichiamo che il TAR non accetti la sospensiva e ci appelliamo al senso di responsabilità dell'Amministrazione Comunale (maggioranza e opposizione) affinché si possa trovare un punto di equilibrio nell'interesse della collettività .
Se questo nostro appello dovesse finire nel vuoto, non escludiamo azioni di protesta a tutela dell'ambiente e del lavoro.
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