TetrAgonia, quando i racconti prendono vita davanti al pubblico
Lunedi 12 Maggio 2014 alle 16:19 | 0 commenti
Una gabbia nel buio illuminata da una sola lampadina a incadescenza appesa. Quattro lettori imprigionati. Anzi no, quattro personaggi. Quattro sono anche i racconti che i lettori decantano al pubblico presente. Un atmosfera surreale pervade la platea che è palcoscenico: la distanza tra attori e spettatori viene annullata come spesso accade nel teatro d’avanguardia.
I presenti possono avvicinarsi fino a cercare quasi il contatto con i personaggi rinchiusi nella gabbia, ma non lo fanno per paura. Angoscia, timore, spaesamento sono i sentimenti che pervadono il pubblico. Mentre i racconti vengono narrati, accompagnati da musiche ambientali ed effetti sonori, sulle pareti prendono vita disegni creati live dalle mani esperte di Marco Pasin. E così ecco apparire in posa fiera la nobile lady Bird con il vestito e il viso ancora macchiati del sangue della sua ultima vittima. Una mano deforme nello spazio gioca con il pianeta Terra come fosse una palla dell’albero di Natale, una bomboletta spray cancella l’ombra delle grandi firme del mercato moderno, un gondoliere si staglia leggero sulle acque della laguna veneziana mentre l’ennesima vittima brucia crocifissa nel rogo di piazza San Marco.
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