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Testamento biologico, un'altra battaglia per i diritti individuali

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 5 Marzo 2012 alle 12:08 | 0 commenti

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Nell'ormai lontana estate del 2009, l'Associazione Coscioni di Vicenza promosse un'importante iniziativa per l'apertura nel nostro Comune di un Registro e Archivio per notificare le proprie volontà sanitarie in tema di vita e di fine vita. Lanciammo l'appello a Festambiente alla presenza di Mina Welby e il medico Mario Riccio che accompagnò Piergiorgio Welby nella sua scelta di interruzione di cure.

Il tendone era gremito di gente e, in soli due mesi estivi, raccogliemmo 626 firme autenticate per una proposta di delibera popolare da far approdare in consiglio comunale.  La strada fu lunga, ardua, piena di andirivieni di opinioni contrastanti dei politici locali. A settembre 2009 passò a maggioranza trasversale una mozione consiliare che contemplava parte delle nostre richieste, mentre la nostra delibera popolare rimaneva ferma. Nei giorni seguenti la dichiarazione del sindaco Variati, assente in Sala Bernarda, riportata sul Il Giornale di Vicenza, dal giornalista Antonio Trentin: «Personalmente sono contrario» spiegando che - da cattolico osservante delle prescrizioni della gerarchia ecclesiastica - non accetta l'idea di pre-indicazioni del singolo individuo sulla volontà di mantenimento in vita oppure no nel caso di coma irreversibile. Ma ha anche aggiunto che da governante laico in Comune esaminerà il caso dal punto di vista amministrativo. Il consigliere Giovanni Rolando, promotore della mozione, replicava dicendo che: «Il voto degli eletti dal popolo, in sala Bernarda, non "invita" ma "impegna" il Sindaco a fare. È molto apprezzabile la sua distinzione tra le convinzioni personali e il fatto che da Sindaco si muove nella laicità. Forma e modi possono essere studiati. Anche i tempi, ma questi non possono essere infiniti: non è in discussione se aprire il registro, ma solo il come e il quando». A seguito di queste dichiarazioni non abbiamo ancora il Registro. La nostra delibera riuscì ad approdare in Consiglio Comunale nel giugno del 2010 e, in seguito a un civile e approfondito dibattito in aula, passò a maggioranza trasversale; ma ahimè nei giorni precedenti si era costituita una commissione amministrativa, per volontà del Sindaco, che aveva dato parere di illegittimità al registro. Ed ecco che le 626 firme vengono depauperate di significato e di valore: non si può più parlare di delibera, ma di mozione, in quanto, per regolamento comunale, una delibera popolare con giudizio tecnico negativo, una volta votata è mozione. Che significa? Cosa cambia? Cambia che il Sindaco non è più obbligato a dare seguito ne' alla volontà popolare, ne' a quella del Consiglio Comunale che la rappresenta.
In seguito, il nostro gruppo locale si è adoperato con incontri pubblici, lettere al Sindaco, ai Consiglieri ed Assessori comunali, petizioni popolari che sollecitavano l'impegno del Sindaco. Qualche cenno di risposta ci è arrivato da parte di amministratori e consiglieri, ma niente più.
A marzo del 2011 abbiamo organizzato anche un'azione dimostrativa a Palazzo Trissino, consegnando una decina di Testamenti biologici e venendo accolti dal presidente del consiglio comunale Luigi Poletto, alla presenza anche della consigliera Cinzia Bottene.
Nel frattempo, vedendo che la strada non sarebbe stata solo ardua, ma forse improbabile, ma non impossibile, ci rivolgemmo alla Chiesa Metodista di Vicenza, che già in altre città aveva aperto Registri e Archivi dove depositare il proprio testamento biologico.
Avemmo il primo incontro con il Pastore William Jourdan di Vicenza ai primi di febbraio 2011; a giugno aprimmo lo sportello per registrare e depositare i testamenti biologici dei cittadini italiani e non che lo desideravano.
Ad oggi siamo all'ottavo appuntamento e il registro conta una sessantina di testamenti biologici, firmati in presenza di due testimoni e di un legale, il tutto gratuitamente.
La nostra battaglia politica per un Registro comunale non è terminata con l'esperienza di natura privata con la Chiesa Metodista, ma pubblica, in quanto tutti possono aderire. Anzi la nostra lotta continuerà, anche alla luce di ricerche in diritto amministrativo, dalle quali si evince che "...l'istituzione del Registro DAT (dichiarazione anticipata di trattamento) può essere agilmente ricondotta a quelle funzioni "proprie", tipiche dell'ente locale, rivolte al soddisfacimento diretto di interessi dei cittadini nel settore dei servizi alla persona, in quanto legati all'attuazione di primari diritti costituzionali della persona stessa".
(da Nuova rassegna di legislazione, dottrina e giurisprudenza 1/2012, Silvia Bagni, Ricercatrice in Diritto pubblico comparato-Università di Bologna).
Oltretutto, più di un consigliere comunale di Vicenza si era reso disponibile a dare la propria opera gratuitamente per la tenuta del Registro comunale. A gennaio è stata depositata una terza delibera consiliare per aprire un Registro per le DAT; è firmata da 10 consiglieri fra cui Cinzia Bottene e i Presidenti di I e V Commissione Consiliare (Francesca Nisticò e Vittorio Corradi).
In questi giorni si è costituito a Vicenza il Comitato DIR.VI. per la tutela dei diritti civili e per la richiesta di attuazione del rilascio di attestazione di famiglia anagrafica.
Noi dell'Associazione Coscioni, abbiamo aderito sin dalle sue prime fasi costitutive. Leggiamo con grande soddisfazione la dichiarazione del Sindaco di Vicenza Achille Variati, uscita il 19 febbraio sul Il Giornale di Vicenza, in cui afferma «Siamo una società aperta che vive di orientamenti diversi ed è per questo che da parte mia non c'è alcuna obiezione. Anzi, sono favorevole all'estensione dei diritti civili, in primis quando non ledono i diritti altrui come in questo caso".
Bene, l'iniziativa popolare sull'apertura di un registro comunale per i testamenti biologici, non è ancora operativa nel nostro Comune, nonostante più di 70 Comuni italiani abbiano già aperto tale servizio.
Riteniamo che, dare la possibilità di ufficializzare in un Registro comunale l'avvenuto deposito delle proprie volontà sanitarie in materia di vita e fine vita, non vada a ledere il diritto di libertà di nessun'altro, ma costituisca mero atto di responsabilità civica, secondo quanto disposto anche dalla Carta Costituzionale.
Auspichiamo che il Sindaco della Città di Vicenza, coerentemente con quanto dichiarato sui diritti civili, finalmente voglia dare seguito, sia alla volontà popolare (626 firme per il registro delle DAT), sia al voto espresso nella sede consiliare, massima rappresentanza della cittadinanza vicentina, con un atto concreto di libertà e responsabilità civica e politica.
Siamo altrimenti portati a pensare che il Comune di Vicenza persegua la strada della probabile triplice votazione in Consiglio Comunale sullo stesso tema, senza mantenere tale impegno.
L'Onorevole Maria Antonietta Coscioni, moglie di Luca Coscioni che fondò l'Associazione il 20 settembre 2002, nel sesto anniversario della morte del marito (20 febbraio 2006) dichiara "Per Luca il tempo è scaduto prima che la scienza potesse compiere il "miracolo"; ma il modo migliore per onorarne la memoria, l'impegno e il suo coraggio, è quello di non smettere di combattere la battaglia che lo ha visto protagonista, finché non avremo vinto. È una promessa".
Schema della cronistoria del registro del testamento biologico a Vicenza:
- Mina Welby e Mario Riccio a Vicenza per inaugurazione iniziativa
- estate 2009 raccolta di 626 firme autenticate per proposta di delibera popolare
- settembre 2009 mozione consiliare su registro t.b., prima firma Consigliere Rolando (voto a favore)
- dichiarazioni del Sindaco: "personalmente sono contrario"
- giugno 2010 voto favorevole in Consiglio Comunale della delibera popolare, declassata a mozione per parere tecnico negativo
- incontri pubblici, lettere a cariche istituzionali, petizioni, articoli da parte della Coscioni
- terza delibera depositata, sempre per un Registro t.b., di iniziativa Consiliare (Bottene, Nisticò, Corradi e altri)
- marzo 2011: primi contatti con la Chiesa Metodista di Vicenza
- marzo 2011 azione dimostrativa da parte del gruppo Coscioni di Vicenza: deposito di dieci testamenti biologici all'ufficio protocollo del Comune di Vicenza
- maggio 2011- Villa Tacchi: presentazione iniziativa sportello per deposito t.b. con la Chiesa Metodista
- giugno 2011: primo appuntamento dello sportello
- febbraio 2011: ottavo appuntamento: una sessantina di testamenti raccolti
- febbraio 2011: Registro t.b. comunale? Inesistente
- in Italia più di 70 Comuni hanno già aperto il Registro (Padova, Torino, Bologna, alcuni Municipi di Roma ecc.).

Di Rosalba Trivellin, Referente Associazione Luca Coscioni-Gruppo di Vicenza

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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