Quotidiano | Categorie: Banche

UE: dopo Banche Popolari cambino anche le BCC

Di Rassegna Stampa Giovedi 14 Maggio 2015 alle 00:19 | 0 commenti

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Troppi crediti deteriorati e banche troppo piccole: chi sperava che dopo il decreto sulle popolari, l'Unione Europea avrebbe lasciato un po' di tregua al governo italiano, è stato deluso. Oggi la Commissione ha diffuso il documento che contiene le raccomandazioni all'esecutivo di Roma, e si capisce in modo molto chiaro che anche le Bcc (che in questi giorni sono alle prese con la stesura dell'autoriforma) sono condannate a cambiare radicalmente natura. Secondo la Commissione, infatti, l'Italia resta un paese pieno di problemi. 

«Finora - scrive Bruxelles - il tasso di trattamento degli asset bancari deteriorati in Italia è stato troppo basso e il loro smaltimento è risultato limitato». Il che è dovuto «in parte a un mercato privato dei debiti deteriorati poco sviluppato». Ma passando dalle critiche alle proposte, ciò che la Commissione europea chiede all'Italia è di «introdurre misure vincolanti per fronteggiare le restanti debolezze nella governance delle banche». «Recentemente - dice la Commissione - la legislazione ha fronteggiato le debolezze della governance delle banche popolari, ma il ruolo delle Fondazioni e delle banche di credito cooperativo - scrive il governo europeo - è affrontato attraverso accordi di natura non vincolante e che si fondano sull'autoregolazione». Per Bruxelles, invece, «è giustificato un ulteriore consolidamento del settore per migliorare l'efficacia dell'intermediazione finanziaria e sostenere la ripresa economica». Insomma, i margini di manovra per le Bcc in procinto di autoriformarsi sembrano molto stretti.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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