Terza sconfitta consecutiva per il Vicenza a Piacenza: amaro 4-1 davanti a Filippi in tribuna
Sabato 6 Novembre 2010 alle 17:01 | 0 commenti
Piacenza. Sono impietosi i numeri per il Vicenza che a Piacenza (foto Spreafico per l'ingresso in campo) rimedia la terza sconfitta consecutiva (settima in trasferta, di cui sei consecutive). Il solito black-out nella ripresa compromette una buona prestazione, almeno nella prima frazione. Fa tutto Cacia, bravo prima nell'approfittare tre volte delle ingenuità difensive e poi nel regalare a Bianchi il gol del poker finale che stende letteralmente un Vicenza in bambola e brutta copia di quello ammirato qualche settimana fa.
Probabilmente Maran non rischia, anche se (considerando il riposo forzato di martedì, con il match interno col Siena rimandato) a Modena l'allenatore dovrà fare punti per invertire un preoccupante trend. Ammirevole il Vicenza dei primi 45' che sfiora il vantaggio con Botta. Il suo diagonale è deviato in angolo da Cassano al 21'. Il primo gol piacentino nasce da una verticalizzazione di Guzman, al 31', e da un errore di Giani che si perde Cacia. Quest'ultimo stoppa col destro ed insacca di sinistro davanti all'incolpevole Frison. Due minuti dopo Abbruscato impegna severamente Cassano. Poi, al 36' Schiavi pareggia col destro dopo un angolo dalla destra. Meritato il pareggio ospite, ma nella ripresa è solo Piacenza. Al 13' Cacia in scivolata colpisce a botta sicura un'incredibile traversa su assist dalla sinistra di Guzaman. L'ariete ex Lecce e Fiorentina si rifà cinque minuti dopo insaccando con il petto (o con un braccio) un preciso traversone di Graffiedi. Al 24', Guzman dal limite impegna Frison. Sulla respinta s'avventa Cacia che insacca a porta vuota. Gavazzi abbozza una reazione, ma in contropiede Cacia sfonda sulla destra e mette al centro verso l'accorrente Bianchi che al volo manda il Vicenza in crisi.
Tra gli spettatori biancorossi c'era anche il senatore Alberto Filippi, uno dei possibili acquirenti del Vicenza Calcio, che ha assistito alla partita con amici e senza voler rilasciare interviste specifiche sulle trattative.
Come mai a Piacenza, senatore, allora?
"L'avevo promesso mesi fa a un amico piacentino di vedere insieme sia la partita fuori casa che quella in casa e, come mio solito, ho mantenuto la promessa. Dopo giorni a Roma, però, confesso che volevo tornare a Vicenza per essere utile anche fisicamente ai miei concittadini colpiti dall'alluvione. Domani, quindi, sarò a casa mia, a S. Agostino (Arcugnano), e dal mio 'grande' sindaco Paolo Gozzi e lo affiancherò tutto il giorno nella sua opera di sostegno alla cittadinanza".
Un suo giudizio, allora, da tifoso sulla partita di oggi
"Non compete a me esprimere giudizi tecnici. E poi su un 4-1 c'è poco da dire se non che se i giocatori biancorossi ci avessero messo l'impegno che i vicentini stanno profondendo nel rimetetre in vita la città e la zona forse il risultato poteva essere diverso!"
Ci può dire solo due parole sulla trattativa in corso per l'acquisto del club?
"due parole si, sicuro: no comment".
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