Terremoto nel centro Italia, il presidente della provincia di Vicenza Achille Variati: la solidarietà fa parte del nostro Dna e non ci tireremo indietro
Mercoledi 24 Agosto 2016 alle 15:23 | 0 commenti
Provincia di Vicenza
"Credo che di fronte a calamità come questa le Province non solo abbiano l'obbligo di dare un segnale forte ma soprattutto debbano confermare quel ruolo di coordinamento, fondamentale, che il legislatore ha affidato loro dalla legge 225/92. Come Presidente della Provincia di Vicenza ho già predisposto due comunicazioni: la prima ai volontari dei nostri gruppi. Non so quando partiranno, se in questa fase di stretta emergenza o nei prossimi giorni, ma di sicuro sono certo che ancora una volta porteranno la propria professionalità e la propria sensibilità nelle zone colpite dal terremoto. La solidarietà fa parte del nostro Dna e non ci tireremo indietro neppure di fronte a questo grido di dolore che si alza dalla gente e dagli amministratori delle zone segnate dalla tragedia.
E vale anche per i nostri Sindaci, cui ho indirizzato la seconda comunicazione. Sarà un intervento lungo, dovremo fare la nostra parte".
Non ci sono ferie che tengano quando si tratta del dolore della gente e per questo Achille Variati, Presidente della Provincia di Vicenza, si è messo subito al lavoro. Due segnali al territorio, il terzo, da Presidente dell'Upi, ai colleghi presidenti e segnatamente a quelli delle Province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia. "Siamo in attesa che la Regione Veneto stabilisca necessità e priorità e ce le comunichino. Noi non siamo rimasti con le mani in mani, anzi i nostri uffici, allertati fin dalle prime ore del mattino, sono comunque pronti a muoversi. Intanto saluto gli alpini dei nuclei delle sezioni vicentine che sono partiti, attorno alle 14, per portare il loro soccorso".
Variati non usa perifrasi: "Questa Paese, questa Italia ancora una volta ferita dalla furia del sisma, ha bisogno della sua gente. A distanza di qualche anno dal terremoto dell'Aquila - e comunque non tanto distante dal capoluogo abruzzese, la storia si ripete con altrettanta violenza, impietosa. È fondamentale dare un segnale alle Comunità Locali, che in questo momento vivono nell'angoscia, ma soprattutto dobbiamo dare risposte celeri. Lo Stato non deve stare a guardare e soprattutto deve rendersi conto che di fronte a queste situazioni l'Ente Provincia è quello che più di ogni altra amministrazione pubblica ha la capacità di intervenire con puntualità e con attenzione. La difesa del territorio è una priorità che nasce sempre più dalle emergenze che ci troviamo a fronteggiare e non possiamo correre il rischio che certe zone dell'Italia Centrale diventino luoghi fantasma, che gli abitanti lasciano per la difficoltà di riprendere un minimo normale di vita. Dobbiamo dare segnali forti. Io sono pronto e così pure i Vicentini".
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