Terremoto in Nepal, parrocchie e vicentini donano 184 mila euro alla rete Caritas
Lunedi 22 Giugno 2015 alle 17:51 | 0 commenti
Caritas Vicentina resoconta le donazioni per il terremoto in Nepal
E’ stata grande la solidarietà dimostrata dai vicentini, attraverso la rete Caritas, in favore della popolazione nepalese colpita dal terremoto. Le parrocchie beriche hanno infatti raccolto 141.365 euro, mentre altri 42.952 euro sono giunti in Caritas Vicentina da parte di privati.Complessivamente, sono stati quindi donati 184.317 euro, già inoltrati a Caritas Italiana: la rete internazionale Caritas si è infatti attivata sin dalle prime ore e già nelle prime settimane aveva messo a disposizione aiuti per oltre 10 milioni di euro, raggiungendo 105.000 persone.
E’ questo il bilancio di quanto raccolto in favore delle popolazioni - colpite dal devastante sisma del 25 aprile scorso - tracciato da Caritas Vicentina a poco più di un mese dalla colletta pro-Nepal che il 17 maggio ha coinvolto tutte le parrocchie vicentine.
Più di 8 mila le vittime, oltre 20 mila i feriti del sisma di magnitudo 7,9 che ha avuto epicentro tra la capitale Kathmandu e la città di Pokhara, e delle successive forti scosse. Altissimo anche il numero dei dispersi sotto le macerie, in una zona dall'alta densità di popolazione ed in cui le costruzioni son o spesso fatiscenti. Il 12 maggio un’altra fortissima scossa di terremoto ha interessato tutto il Paese provocando ulteriori decine di vittime e più di 2 mila feriti.
In questo contesto la Caritas si è attivata per raggiungere alcune delle zone più colpite, fornendo un riparo di base, rifornimenti di cibo e acqua, nonché materiale per l'igiene. Il programma in atto prevede di sostenere entro giugno 175.000 persone con kit per rifugio, acqua e igiene, necessari in modo particolare negli otto distretti più colpiti.
La preoccupazione principale ora è per l’imminente arrivo dei monsoni e l’impegno Caritas mira a mettere a disposizione ripari adeguati in tempo utile e continuare a fornire assistenza durante la stagione delle piogge. La presenza Caritas, come sempre nelle emergenze umanitarie, sarà però continua nel medio-lungo termine per accompagnare la popolazione verso un ritorno alla normalità da un punto di vista anche sociale ed economico.
“È impressionante - spiega Giuseppe Pedron, operatore di Caritas Italiana presente zone colpite - sia l’entità del disastro e la distruzione, sia pensare al lungo periodo che sarà segnato dalla mancanza di lavoro e di sicurezza; ma è altrettanto sorprendente vedere la capacità di reazione di questo popoloâ€.
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