Terremoto, Caritas Vicenza apre una colletta. Isao Kikuchi, Caritas Giappone, ringrazia
Mercoledi 16 Marzo 2011 alle 00:02 | 0 commenti
Cariras Vicentina - Terremoto in Giappone: ancora scosse. Dopo il sisma e il conseguente maremoto, sono decine di milioni gli sfollati, mentre la terra continua a tremare. Da Caritas Italiana un primo contributo di centomila euro. Caritas Vicentina apre una colletta.
«Prego per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto».
Le parole pronunciate domenica dal Santo Padre incoraggiano gli sforzi della Chiesa in Giappone dopo il terremoto e lo tsunami che hanno colpito in particolare il nord del Paese.
S.E. Mons. Isao Kikuchi, presidente di Caritas Giappone, ringrazia per i messaggi di solidarieta' e vicinanza ricevuti dalle Caritas di ogni continente e sottolinea la necessita' di sentirsi uniti e sostenuti sia negli interventi di aiuto che nella preghiera.
Caritas Giappone, pur essendo molto piccola, si e' prontamente attivata.
Sono quattro le diocesi piu' colpite: Sendai, che ha subito i danni maggiori, Sapporo, Saitama e Tokyo.
A Tokyo, alcune parrocchie si sono attivate per accogliere e fornire cibo alle persone rimaste bloccate a causa dell'interruzione dei trasporti.
Nella diocesi di Saitama si stanno raccogliendo le disponibilita' dei volontari da inviare poi nelle zone piu' colpite. Il vescovo, S.E. Mons. Marcellinus Daiji Tani, si e' detto particolarmente preoccupato per la situazione della centrale nucleare di Fukushima.
La Caritas ha lanciato una campagna di solidarieta' e ieri in tutte le chiese del paese e' stata una giornata di preghiera e di raccolta fondi per le vittime del terremoto. Anche le scuole cattoliche, le associazioni e gli istituti hanno avviato raccolte.
E' stato attivato un team di emergenza per monitorare la situazione nelle diverse zone colpite. Il direttore di Caritas Giappone, padre Daisuke Narui, ha confermato che e' in atto una mobilitazione generale, anche di volontari, e in collegamento con Ong locali. L'attenzione prioritaria e' alle fasce piu' deboli della popolazione e include anche azioni di sostegno psicologico. La Caritas si impegna inoltre a concentrarsi in particolare sulla fase della riabilitazione.
Caritas Vicentina con Caritas Italiana (che ha messo a disposizione un primo contributo di centomila euro) rinnova la vicinanza a Caritas Giappone e alla popolazione colpita e avvia una raccolta fondi, con le modalità sotto indicate.
Per sostenere gli interventi in corso (causale "Emergenza Giappone 2011") si possono inviare offerte a: Caritas Diocesana Vicentina - contrà Torretti, 38 - 36100 Vicenza
• Consegna dell'offerta presso gli uffici dal lunedì al sabato (9,00 -12,30);
• Versamento sul c/c postale n. 13824362 intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas C.P. 833 Vicenza;
• Bonifico bancario intestato a Diocesi di Vicenza-Caritas presso Banca Popolare Etica - filiale di Vicenza, EU IBAN IT53 I050 1811 8000 0000 0117 100.
Si possono effettuare donazioni anche all'Associazione Diakonia Onlus, Servizi-segno di Caritas Vicentina sempre presso gli uffici della Caritas Diocesana (tel. 0444 506075, [email protected] )
• a mezzo assegno bancario o circolare;
• versamento sul c/c postale n. 29146784;
• bonifico bancario sul c/c Banca Popolare Etica filiale di Vicenza, IT82 Y050 1811 8000 0000 0107 933
Deducibilità o detraibilità fiscale per donazioni a Diakonia Onlus:
a) Se il donatore è una impresa, può scegliere fra:
- la deduzione dal reddito d'impresa, nei limiti di € 2.065,83 o del 2% del reddito complessivo;
- la deduzione dal reddito complessivo "nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui" (L.80/05).
b) Se il donatore è una persona fisica, può scegliere fra:
- detrazione d'imposta pari al 19% della somma donata per offerte fino a € 2.065,83
- deduzione "nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui" (L.80/05).
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