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Terremoto in Emilia e Veneto, già destinata la solidarietà raccolta dalle Caritas del nord est

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 16 Ottobre 2012 alle 11:33 | 0 commenti

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Caritas Diocesana Vicentina  -  Il 28 ottobre verrà inaugurata la scuola dell'infanzia di S. Felice sul Panaro (nella foto), mentre sono in consegna sei moduli abitativi per altrettante famiglie le cui abitazioni non sono agibili, a S. Felice a Camposanto. In via di ristrutturazione anche il teatro parrocchiale di Ficarolo (Rovigo), che consentirà alla comunità di avere nuovamente un luogo di incontro e di culto.

Sono già stati destinati o addirittura già impiegati i 430 mila euro raccolti nelTriveneto dalle Caritas Diocesane in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia e del Veneto e gestiti direttamente (un altro milione e 372 mila euro è confluito invece in Caritas Italiana per altri impieghi nelle zone terremotate). In condivisione con Caritas Italiana, infatti, hanno trovato tre diverse destinazioni. In primo luogo, hanno consentito ai bambini di S. Felice sul Panaro di rientrare di nuovo nel loro asilo. Viene inaugurato infatti il 28 ottobre prossimo, dopo la fine dei lavori e alla presenza anche dei referenti delle Caritas diocesane del Norde Est, la "Scuola per l'infanzia Caduti per la patria", duramente colpita dal sisma che ha interessato l'Emilia e altre zone del nord Italia nel mese di maggio. Il terremoto aveva compromesso in particolare le travi portanti dell'antico edificio, risalente ai primi anni del secolo scorso. La struttura era quindi inagibile ma grazie al sostegno economico della Delegazione Caritas Nordest l'asilo riapre i battenti per i 130 bambini iscritti. Oltre ai lavori che hanno reso nuovamente agibile lo stabile, i bimbi e le loro maestre potranno utilizzare anche un modulo esterno alla struttura principale, adeguato all'attività didattica. Accanto a questo, un altro modulo abitativo permetterà alle due suore che coordinano la scuola d'infanzia di poter riprendere il loro posto vicino all'asilo. La spesa complessiva sostenuta dalle Caritas del Triveneto è di 200.000 euro.
"Si tratta - afferma il direttore della Caritas Vicentina Don Giovanni Sandonà - di una tappa importante dell'impegno della nostra Caritas per le popolazioni delle zone terremotate. Un impegno reso possibile anche dalla generosità di molti vicentini e che comprende anche l'assegnazione di sei moduli abitativi a tre
famiglie di S. Felice e per tre di Camposanto che ancora non possono rientrare nelle loro abitazioni. I moduli, in fase di consegna in questi giorni, sono stati presi a noleggio e vengono dati in uso per nove mesi,
fino a che i lavori di sistemazione delle rispettive abitazioni non saranno ultimati". A questa operazione
sono stati destinati 130 mila euro raccolti dalle Caritas del Triveneto.
Il terzo destinatario della solidarietà delle comunità cristiane del Triveneto è la parrocchia di Ficarolo, in
provincia di Rovigo, che ha tutte le strutture inagibili, compresa la chiesa. Con 100 mila euro sarà possibile
contribuire significativamente per rimettere in funzione il teatro, che è rimasto danneggiato dal terremoto
e che grazie al gemellaggio con le Caritas diocesane del Triveneto è in fase si sistemazione: ultimati i lavori diventerà il luogo di incontro e di celebrazione della Santa Messa, consentendo ai parrocchiani di riavviare
una normalità di vita comunitaria.
Nel Vicentino la Caritas ha raccolto in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia (fra coletta nelle
chiese il 10 giugno scorso e altre offerte) quasi 343 mila euro. "Come si vede, si tratta di somme che già
sono state utilizzate o hanno già una destinazione concreta, a differenza di quanto accaduto con le
campagne di sms solidali, delle quali proprio in questi giorni la stampa riporta lungaggini e intoppi
burocratici".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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