Terremoto, Bizzotto: serve deroga a procedura di attivazione del Fondo europeo di Solidarietà
Sabato 16 Giugno 2012 alle 12:38 | 0 commenti
On. Mara Bizzotto, Lega Nord - "L'UE deve valutare l'istituzione di una zona franca a fisco e burocrazia zero per rimettere in moto il tessuto produttivo e l'economia nelle aree colpite dal terremoto. Di fronte all'eccezionalità degli eventi sismici che si registrano purtroppo quasi quotidianamente in varie zone dell'Emilia, del Veneto e di gran parte della Pianura Padana e alla conseguente impossibilità di stabilire i danni causati dal terremoto entro le dieci settimane previste dal Regolamento (CE) n. 2012/2002, è necessario che l'UE proceda con una deroga alla normale procedura di attivazione del Fondo europeo di Solidarietà ".
Questa la richiesta dell'europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto che ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea per fornire supporto concreto ai territori colpiti dal sisma attraverso la mobilitazione del Fondo Europeo di Solidarietà .
"In base all'Art. 4 del Regolamento che istituisce il Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea - spiega l'On. Bizzotto - le autorità italiane hanno tempo dieci settimane dal verificarsi della prima scossa per quantificare i danni del terremoto e chiedere un aiuto economico all'Europa tramite l'attivazione del Fondo. Purtroppo però in queste aree la terra continua a tremare e, con drammatica continuità , si verificano nuovi danni alle abitazioni, ai monumenti, alle attività produttive: per questo chiedo ufficialmente alla Commissione una deroga alla normale procedura di attivazione del Fondo di Solidarietà che consenta alle autorità di quantificare con esattezza i danni causati dal sisma".
L'On. Mara Bizzotto chiede inoltre alla Commissione Europea "l'istituzione di una zona franca a burocrazia zero per rimettere in moto il tessuto produttivo e l'economia nelle aree colpite dal terremoto".
"La grave emergenza umana, sociale ed economica, che ha colpito Emilia, Veneto e Lombardia, richiede la massima solidarietà di tutti i livelli di governo: regionale, nazionale ma anche e soprattutto comunitario - conclude l'on. Bizzotto - La creazione di zone a fisco e burocrazia zero rappresenterebbe un ulteriore possibile regime d'aiuto, compatibile con i limiti imposti dalle regole sulla concorrenza (ex Artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'UE), fondamentale per rimettere in moto il tessuto produttivo e l'economia di queste aree devastate dal terremoto".
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