Tentato rapimento nel vicentino, Ciambetti: quanto accaduto mi spaventa
Martedi 27 Gennaio 2015 alle 21:08 | 0 commenti
L'assessore della Regione Veneto Roberto Ciambetti analizza il tentativo di rapimento accaduto nel vicentino
Quanto è accaduto a Thiene mi spaventa: non è la prima volta che persone in gravi difficoltà finanziarie pensano di risolvere i loro problemi con una azione criminale, ma ciò che mi colpisce è la faciloneria con cui si pensa di poter affrontare e gestire un progetto criminale complesso come un rapimento.
E’ questo spirito semplicistico a lasciare interdetti: spesso sono proprio i dilettanti a compiere le violenze più estreme perché non capiscono, non hanno idea, della carica di violenza e pericolosità della loro azione. Come ha sottolineato il colonello dei Ros di Padova, Paolo Storoni, una organizzazione criminale seria non s’inventa azioni di questo genere né investe risorse in una operazione che sin dalla partenza è fallimentare: forse qualcuno dimentica che in Italia i beni delle famiglie dei sequestrati vengono bloccati e non si scende a patti. Questa strategia ha smantellato nel tempo l’anonima sequestri  che, per altro, era fatta da delinquenti abituali che conoscevano bene i rischi del mestiere. L’eccessiva faciloneria, invece, è un pericolo in chi  non si rende conto del dolore che può arrecare, delle ferite che rischia di lasciare aperte, della carica di violenza che l’atto escogitato ha in sé. Non è un caso se, proprio riferendosi a questo episodio, la madre del ragazzo che avrebbe dovuto esser rapito ha temuto d’essere finita in un film o in una puntata televisiva da Scherzi a Parte, quasi che gli improvvisati rapitori avessero tratto ispirazione da un telefilm. La vita non è un reality e ciò che nei serial televisivi sembra semplice, facile non è.  Ciò che mi spaventa è vedere come la realtà , il dolore, la violenza siano sottovalutati. Mi spaventa l’idea di un dilettante alla guida di una impresa che non può gestire: questa cultura sta dilagando e comporta rischi elevatissimi che potremmo pagare a caro prezzo.  Grazie ai Ros questi rischi oggi sono stati evitati, anche se la famiglia Bassan ha preso atto del rischio corso: ai Carabinieri, come alle vittime di questa vicenda, la mia solidarietà e i ringraziamenti alle Forze dell’Ordine  per l’accortezza con cui hanno svolto questa operazione. A noi tutti un motivo in più per riflettere e pensare:  la vita non è un reality, la violenza uccide soprattutto se ci si inventa ruoli che possono sfuggirci di mano e travolgerci facendo del male a tanta gente innocente.Â
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