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Tendopoli ed ex caserme per i profughi, il no di Zaia e Bizzotto della Lega Nord

Di Edoardo Pepe Giovedi 19 Febbraio 2015 alle 16:52 | 0 commenti

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"No a tendopoli o a caserme dismesse, perchè Morcone non si porta i clandestini a casa sua?” dichiara l’europarlamentare vicentina Mara Bizzotto, vicesegretaria veneta della Lega Nord, dopo le parole del capo dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno, Mario Morcone, sui profughi. Il rifiuto arriva anche dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.

“Il caos immigrati provocato dal Governo Renzi-Alfano sta trasformando il Veneto in una polveriera. Da Vicenza a Treviso, da Venezia a Verona, in ogni provincia del Veneto siamo ormai al collasso. Le dichiarazioni del capo dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno, Mario Morcone, gettano ulteriore benzina sul fuoco: è scandaloso che un funzionario dello Stato si prenda gioco della volontà dei nostri territori, dei nostri sindaci e dei nostri cittadini, e che minacci l’invio di nuovi immigrati. Invece di sparare giudizi sul Veneto, perché Morcone non si porta a casa sua i clandestini che continuano a sbarcare? Il Veneto non è una colonia di Roma: non ne possiamo più di questi clandestini presunti profughi che il Governo sbologna nei nostri territori dalla sera alla mattina, e diciamo un convinto NO a qualunque ipotesi, avanzata da Roma, di utilizzo di caserme dismesse o di apertura di tendopoli nelle nostre città” continua l’on. Bizzotto. “A Roma non si rendono conto che il Veneto è ai limiti della sopportazione, e che non possono continuare ad imporre alle nostre comunità questa scellerata e fallimentare gestione dell’emergenza – conclude l’eurodeputata Mara Bizzotto - Il problema va risolto alla radice, fermando i barconi stracarichi di clandestini in partenza dalla Libia e blindando le nostre frontiere: misure che si rendono sempre più necessarie considerato il pericolo, ormai noto anche all’opinione pubblica europea, che nei barconi si nascondano terroristi dell’ISIS pronti a colpire le nostre città”. 

 

“Ogni volta che non sanno a quale- Santo votarsi per uscire dal caos governativo, rispunta la storia delle Caserme come strutture per ospitare i profughi. Ogni volta, anche questa volta, dico no alla creazione di ghetti insalubri e impattanti sulle comunità locali. Si smetta di cercare rattoppi che sono peggio del buco e Renzi affronti seriamente la questione andando dai suoi amici dell’Europa a convincerli di prendersene un po’, ognuno per quota parte. Nel frattempo non c’è altra soluzione che bloccare i barconi gestiti dai terroristi dell’Isis in Libia, perchè questa non è più una migrazione ma un atto apertamente ostile all’Italia e all’Europa, e sospendere Schengen”.

“Con le caserme in Veneto – ricorda Zaia – ci hanno già provato, con il risultato che nessuna di quelle ipotizzate era risultata ragionevolmente utilizzabile. Il ghetto è quanto di peggio si possa ipotizzare, anche per la dignità dei migranti. Faccio anche presente agli smemorati che in Veneto esiste un Protocollo Sanitario specifico di prevenzione dalla diffusione di malattie che prevede anche che nostre task force sanitarie si rechino nei luoghi indicati come centri di accoglienza per verificarne la salubrità e la rispondenza a criteri minimi di vivibilità Invito quindi il Governo e i Prefetti di informarci con debito preavviso delle ipotesi sul tappeto, dove invieremo i nostri sanitari a controllare. Questo per il bene dei migranti eventualmente malati e per la tranquillità delle popolazioni locali eventualmente coinvolte”.

“Basta con le improvvisazioni – conclude Zaia – perché non c’è nulla di peggio delle cose fatte a casaccio, come sta succedendo da mesi e mesi, con il risultato che una migrazione sta diventando un’invasione che ha oramai “disperso” sui territori decine di migliaia di fantasmi che non si sa chi siano, da dove vengano, cosa facciano, se stiano soffrendo o siano entrati nei giri viscidi della malavita, o peggio”.

Leggi tutti gli articoli su: Lega Nord, Mara Bizzotto, Luca Zaia, profughi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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