Tendenze per il Natale: l'inchiesta last minute
Venerdi 23 Dicembre 2011 alle 23:42 | 0 commenti
Natale tra crisi e rispetto della tradizione. Sono i due poli attraverso cui i vicentini di città e provincia stanno cercando di trovare una mediazione, durante il periodo delle festività , e come ci hanno raccontato durante una nostra rapida inchiesta iniziata dalle Piramidi e poi estesa a città e provincia. Immancabile il rito dei regali, anche se il budget di ogni famiglia sembra in sensibile calo. In realtà gli acquisti non mancano e, seppure gli scontrini registrati dai commercianti siano inferiori rispetto agli anni passati, c'è soddisfazione per il numero di visite nei negozi: in sostanza si comprano regali meno costosi, ma nello stesso numero degli anni passati. Dove non si bada a spese è in particolare per i regali dei più piccoli..
Capitolo pranzo. In calo la clientela dei ristoranti lungo tutto il mese di dicembre, anche se per il giorno di Natale in tutta la provincia va diffondendosi il sold-out. In sostanza, la tendenza è stata quella di rispondere alla crisi spendendo meno in altre occasioni, per concedersi qualche lusso in più nel giorno della festa vera e propria. Nei menù (prezzi che vanno dai 50 ai 70 euro di media) in voga il recupero dei piatti della tradizione veneta, come bolliti, consommè, polenta e prodotti del territorio, anche per la scelta dei vini da brindisi. Di ritorno anche la tradizione del cenone della vigilia, con apposite proposte in particolare dedicate al pesce. Ma tra i costi del pasto fuori casa e le difficoltà logistiche di cucinare per i parenti, cresce il partito di quelli che scelgono la via di mezzo, ovvero l'acquisto di piatti pronti in gastronomia. Qui il costo per i menù completi è sostanzialmente dimezzato: allo stesso prezzo si ritrovano stessa qualità e attenzione per i prodotti tipici della cucina veneta. Anche in questo caso però prenotazioni chiuse da qualche giorno.
Viaggi. Il rito del turismo natalizio è abitudine dura a morire anche in tempi di ristrettezze economiche. Anche in questo caso, cinghia stretta lontano dal periodo "caldo" (con un calo del 15% di visite alle agenzie turistiche vicentine nei mesi lontani dalle vacanze estive e natalizie) e nuovo boom a ridosso del 25 dicembre, con picchi record anche rispetto ai natali degli anni passati. Si allarga la forbice della clientela: intatta la fascia di vacanzieri "high-cost", che scelgono le mete calde come Caraibi e Maldive; in calo la fascia media. Chi vuole risparmiare punta alle gite di giornata, anche se la vera tendenza in voga è quella dei viaggi-regalo: pacchetti completi da donare (o donarsi) a poco prezzo per viaggi di due tre notti - che chi riceve può prenotare a piacimento - alla scoperta delle bellezze dell'Italia.
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