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Tenacia e coraggio gli ingredienti del terzo scudetto dei Supermercati Migross Asiago

Di Andrea Rizzi Domenica 3 Aprile 2011 alle 20:07 | 0 commenti

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Uno Scudetto "in rimonta": tenacia e coraggio gli ingredienti della bella vittoria della Supermercati Migross Asiago.

Le vittorie non sono tutte uguali, alcune hanno un sapore sciatto, di qualcosa che ci s'aspetta, di scontato e si gustano monotamente, chi allo stadio, chi davanti al televisore, tanto per poter raccontare ai nipotini il fatidico "io c'ero".

Diverse sono le vittorie sportive poco attese, inaspettate, contro ogni possibile pronostico, raggiunte all'ultimo secondo, in un cumulare di emozioni e con il cuore che schizza a mille ad ogni occasione avversaria e freme, soffre, sino alla liberazione della vittoria.
Ed è andata proprio così sabato notte al Pala Odegar, fremente passione per la sua squadra. Non possiamo dire che la conquista dello Scudetto edizione 77 di Hockey Ghiaccio da parte della Supermercati Migross Asiago, al suo terzo tricolore e secondo consecutivo, fosse cosa scontata e tantomeno maggioritariamente attesa in casa vicentina: il sondaggio predisposto dalla società berica parla chiaro con il 56% dei circa 2500 votanti che vedeva favorito il Val Pusteria e "solo" il 46% i Leoni asiaghesi.
Eppure lo sport riserva sorprese, un po' perchè il dischetto è tondo, un po' perchè l'esperienza in primis e la classe poi, non sono merce d'accatto ed in casa dei giallorossi erano entrambe presenti in buone dosi.
Il Val Pusteria dal canto suo aveva una squadra forte, agguerrita, sfavorita dagli infortuni del suo capitano e del suo bomber Sirianni, e ben diretta da coach Mair, determinatissimo condottiero, che non sognava altro che la vittoria dei suoi ragazzi.
Poi l'errore nel referto di gara 5, vinta sul ghiaccio con paurosa autorità dagli altoatesini, ma persa "a tavolino" per un errore grossolano nei giocatori indicati a referto, che ha condannato a tavolino il Val Pusteria a veder ribaltato il risultato e gli equilibri della serie a tutto favore dell'Asiago.
Sarebbe cambiato tutto? Non lo sappiamo, non lo sapremo mai, ma siamo certi di un fattore importante, che ha cambiato il volto della semifinale e della finale scudetto stessa e che avrebbe certamente impegnato i Lupi sino all'ultimo secondo prima della sirena anche nell'eventualità di una gara 7: la tenacia dei Campioni d'Italia.
Già perché nella semifinale scudetto giocata col Bolzano, l'Asiago aveva saputo rialzarsi dopo essersi trovato sotto per 3 a 1 nella serie e sopratutto dopo la vera e propria batosta di gara 4 in cui il punteggio tennistico di 6 a 1 a favore del Bolzano avrebbe frustrato qualunque team.
Sarà perché sono Leoni questi ragazzi, sarà perché hanno carattere da vendere e sono ben condotti dal duo Tucker/Parco, ma hanno sempre saputo rialzare la testa e rimontare. Anche la finale scudetto era partita male, 0 a 2, con pattini lenti ed idee confuse, a confronto dei Lupi freschi, dopo il successo per 4 partite a 0 contro il Valpellice. Ed ancora una rimonta prima in gara 3, vinta ai supplementari, e poi il pareggio nella serie in gara 4 ad Asiago. Gara 5, come sappiamo, si è risolta in un cappotto "a tavolino" e che comunque nulla toglie agli esiti della partita di sabato sera.
Partita complessa da giocare per l'alta posta in palio, per le velleità di rivincita degli altoatesini che dopo i primi due tempi parevano superiori, pronti ad imporsi e rimandare gli esiti del campionato a gara 7. I giallorossi però non intendevano deludere il loro pubblico caldo, affettuoso, e come piccole formichine hanno costruito tanto gioco e tante azioni, prima accorciando con Vigilante ad inizio terzo tempo e poi pareggiando a poco più di un minuto dal termine con una prodezza di Layne Ulmer, che con ragioniera precisione ha trovato l'angolino giusto.
Supplementari bellissimi, pieni di emozioni e parate meravigliose, prima di Stromberg poi di Bellissimo, con due squadre ridotte a quattro uomini dal regolamento, che si sfidavano a viso aperto come due giganti barcollanti che però non riescono nello sforzo di imporre ognuno la propria forza sull'altro.
Solo al secondo tempo supplementare, oramai al 91', la perla di Intranuovo è riuscita a far capitolare i Lupi di Brunico ed ha consegnato gli allori all'Asiago.
Bello spettacolo, bella vittoria, con il terzo scudetto conquistato nella storia dell'Asiago Hockey, con Bellissimo e compagni che ci hanno regalato serate piene d'emozioni, di entusiasmo, di piacevole tifo. Hanno vinto loro, i Leoni asiaghesi, onore al Val Pusteria, squadra che continuerà a mostrare il suo valore già a partire dalla prossima stagione.
Ora è tempo di Nazionale ed auguriamoci che con la casacca azzurra i nostri ragazzi sappiano allo stesso modo vincere, vincere ed ancora vincere, come questo meraviglioso Asiago ha insegnato!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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