Tellatin replica a Equizi: Libera non scade nella polemica
Martedi 23 Aprile 2013 alle 15:26 | 0 commenti
«La presenza di Danilo Preto alla manifestazione da noi organizzata nel 2001 fu una decisione della giunta comunale di Vicenza. Io non sapevo chi fosse e quel giorno mi limitai a scambiare con lui poche parole. Di più mi consta che sul suo conto non ci sia nulla o quasi». A parlare è don Luigi Tellatin, il coordinatore veneto di "Libera contro le mafie" la cui organizzazione alcune settimane fa era stata chiamata in causa, anche se in modo non proprio diretto, da Franca Equizi, allorquando l'ex consigliere comunale puntò l'indice contro l'attuale amministrazione comunale di Vicenza.
L'accusa? Avere dato visibilità a persone che non la meriterebbero. Tra queste Danilo Preto, ex amministratore delegato del Vicenza Calcio, che secondo il quotidiano La Repubblica del 15 ottobre 2009 (pagina 8 della foliazione palermitana, per un articolo a firma di Salvo Palazzolo) sarebbe accusato di avere occultato beni del clan Lo Piccolo: più nel dettaglio sarebbe indagato per «trasferimento fraudolento di valori».
Ad ogni modo Tellatin attacca: «Siamo proprio sicuri che ciò che scrive la stampa su Preto sia vero? Dopo avere sentito delle recenti polemiche mi sono informato presso la procura di Palermo e presso la Guardia di Finanza e mi risulta che su Preto non ci sia nulla o quasi. Queste polemiche non mi sfiorano. Per di più noi di Libera sappiamo bene che per isolarci c'è sempre qualcuno pronto a sputtanarci. Chi fa lotta alla mafia mette in conto anche questo. A noi non interessa scadere nella polemica. tiriamo avanti per la nostra strada».
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