Quotidiano | Categorie: Politica, Fisco

Tasse: siamo sempre più schiacciati dalle addizionali

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 15 Agosto 2012 alle 16:43 | 0 commenti

ArticleImage

Cgia di Mestre  -  Mentre continuano a crescere, i portafogli dei contribuenti diventano sempre più leggeri. Stiamo parlando degli effetti economici dovuti all'aumento delle aliquote delle addizionali comunali e regionali Irpef che, secondo una stima della CGIA di Mestre, dovrebbero costare agli italiani almeno 3,5 miliardi di euro (qui il comportamento di varie città).

I conti fatti dalla CGIA fanno riferimento a 2 provvedimenti di legge presi l'anno scorso: il primo dal Governo Berlusconi, che ha consentito ai Sindaci di aumentare l'addizionale comunale Irpef sino al valore massimo dello 0,8%; il secondo dal Governo Monti, che con il decreto "salva Italia" ha maggiorato dello 0,33% l'addizionale regionale Irpef.

Se la prima misura dovrebbe portare nelle casse comunali un gettito aggiuntivo oscillante tra 1,3/1,5 miliardi di euro, la seconda, stando alle previsioni dell'Esecutivo in carica, assicurerà alle Regioni un incasso di 2,2 miliardi di euro, garantendo un gettito complessivo di almeno 3,5 miliardi di euro. Se l'aumento dell'addizionale comunale si farà sentire su pensioni e buste paga solo a partire dal 2013, gli incrementi a livello regionale, invece, li stiamo pagando dal gennaio di quest'anno. In questa elaborazione, fanno notare dalla CGIA, non si è tenuto conto che per l'anno in corso due Regioni (Liguria e Toscana) hanno ulteriormente ritoccato all'insù l'addizionale regionale Irpef.

"Ho l'impressione - dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - che i Sindaci e i Presidenti di Regione siano diventati dei moderni gabellieri. Tra l'introduzione dell'Imu e della tassa di soggiorno, gli aumenti apportati all'Irpef, alla Tia/Tarsu alle accise sulla benzina, etc. gli amministratori locali sono stati spinti dagli ultimi esecutivi a mettere le mani in tasca ai propri concittadini. Per fortuna molti di questi hanno agito con responsabilità, chiedendo di più ai ricchi e meno alle fasce sociali più deboli".

Leggi tutti gli articoli su: tasse, CGIA di Mestre

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network