Tar: stop a tagli e provvedimenti per Scuola pubblica
Domenica 27 Giugno 2010 alle 18:50 | 0 commenti
Assemblea difesa scuola pubblica di Vicenza - L'Assemblea difesa scuola pubblica comunica che il TAR del LAZIO, con ordinanza n. 1023 del 25-6-10, ha disposto la sospensione dell'efficacia delle circolari ministeriali sulle iscrizioni nelle scuole secondarie, sugli organici di ogni ordine e grado e sulla mobilità ed ha ordinato al Ministro di depositare nel termine di quindici giorni una "documentata relazione che riferendo sui fatti di causa, controdeduca puntualmente sui motivi dedotti con il ricorso".
I provvedimenti del Governo sulla scuola non solo distruggono la scuola pubblica con un taglio di 8 miliardi di euro, di 87.000 posti di insegnamento e di 45.000 posti di personale ATA, ma sono illegittimi.
Il ricorso da noi promosso e sottoscritto da 755 docenti, genitori, personale Ata, studenti, di Roma, Bologna, Firenze, Pisa, Padova, Parma, Modena, Ferrara, Milano e di Vicenza presentato unitamente al Comitato Nazionale per la scuola della Repubblica, al Comitato Bolognese Scuola e Costituzione e al Crides di Roma ha evidenziato i seguenti fatti:
I genitori hanno dovuto procedere all'iscrizione dei figli alle prime classi dei nuovi indirizzi per l'a.s. 2010/11:
a) senza conoscere i programmi di studio;
b) sulla base del piano dell'offerta formativa dello scorso anno che gli Istituti non sono stati in grado di aggiornare, in mancanza dei programmi e dei regolamenti definitivi;
c) gli iscritti alle prime classi dei professionali non hanno alcuna garanzia che gli istituti statali siano in grado di offrire la qualifica professionale triennale finora prevista, visto che la competenza al riguardo è soggetta alle decisioni delle singole Regioni.
Le classi intermedie di tecnici e professionali si troveranno, dal prossimo anno, dalle due alle quattro ore in meno, senza conoscere neanche le materie tagliate. Inoltre, non è dato sapere a chi verrà affidato l'insegnamento delle nuove discipline introdotte.
Infine, è di questi giorni la notizia che a causa del caos totale in cui navigano gli uffici periferici del MIUR, molti docenti sono stati dichiarati perdenti posto senza che ne ricorrano le condizioni previste dalle norme in vigore, data anche la decisione del TAR che ha rinviato al 19 luglio la prossima udienza per decidere se confermare o meno la sospensione dei provvedimenti impugnati. La sospensione comporta che fino a quella data tutte le operazioni sull'organico e i relativi trasferimenti del personale perdente posto e quelle sulle iscrizioni sono congelate.
Da parte nostra continueremo a mettere in campo tutte iniziative utili a difendere la qualità della scuola pubblica, compresa la denuncia delle illegittimità compiute dal Ministro, che - usando circolari come fossero leggi - ha forzato tempi e procedure della riforma al solo scopo di incassare i tagli di spesa , ha messo nel caos le scuole e mette a rischio l'inizio regolare del prossimo anno scolastico.
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