Tangenziale nord-est: finalmente una città capoluogo e una buona politica
Lunedi 6 Gennaio 2014 alle 23:36 | 0 commenti
Consiglio Direttivo Associazione Civica Vicenza Capoluogo - L'ottimo risultato conseguito con lo stanziamento da parte del Governo dei 54 milioni per la tangenziale nord-est è frutto della buona politica e traccia una strada che ci auguriamo venga seguita anche per altri obiettivi strategici che il nostro territorio vicentino può perseguire.
In un momento così difficile, la politica e il buon governo, ritornano al loro ruolo fondamentale: accompagnare lo sviluppo sociale ed economico di una comunità .
Riconosciamo al sindaco Variati di essere stato capace di aggregare attorno ad un obiettivo concreto e preciso una pluralità di soggetti che hanno saputo agire, ognuno nel proprio ruolo, per il bene comune.
E' proprio nel legittimare l'altro che si possono costruire percorsi amministrativi e politici vincenti. E' nel riconoscere anche all'avversario politico la sua capacità di concorrere alla costruzione di un progetto comune che passa la "nuova" politica.
La questione della bretella ha valorizzato il ruolo di Vicenza come città "Capoluogo", compito che non può dirsi concluso perché proprio la questione della bretella va ad inserirsi, a nostro parere, in quel ritardo di infrastrutture che il nostro territorio denuncia e che ha radici profonde.
Infrastrutture che dovranno necessariamente produrre un risultato qualitativo alla vita della nostra comunità locale e ci auguriamo pertanto che, a partire dalla bretella, non si insista più nel vecchio modo di "far crescere" case subito dopo avere costruito nuove strade, ma che la loro realizzazione aiuti, proprio per il costo ambientale che si deve subire, a riqualificare le aree residenziali.
Occorre pertanto estendere il progetto alla ricostituzione del paesaggio stesso: controbilanciare l'impatto tramite opportune misure compensative nella progettazione .
L'associazione auspica che in futuro venga dedicato adeguato impegno anche per le infrastrutture meno impattanti a livello ambientale, come il servizio di trasporto pubblico, sempre più sacrificato dai tagli regionali, e la rete ciclabile, sempre considerata residuale e non ancora pensata come alternativa strategica al traffico su automobile .
Se questo "gioco di squadra" continuerà nel tempo, il nostro territorio potrà perseguire uno sviluppo sostenibile che non teme di confrontarsi con questioni molto delicate ed importanti: è necessario infatti abbandonare il corporativismo e acquisire maggiormente una progettualità condivisa.
Solo con un reciproco riconoscimento della pluralità di attori che ogni giorno si impegnano a costruire il bene comune del nostro territorio potremo rilanciare progetti interessanti nell'ambito della sanità , dell'università , del polo fieristico, delle infrastrutture ferroviarie, della ricerca, dell'energia rinnovabile e dello smaltimento dei rifiuti, del trasporto pubblico, della cultura e del sociale.
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