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Taglio di 41 F-35 e 43.000 posti nella Difesa italiana: segnali, ma non bastano!

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Febbraio 2012 alle 00:03 | 0 commenti

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Solidarietà e Cooperazione Cipsi - Appello di Guido Barbera (Solidarietà e Cooperazione Cipsi): "Chiediamo al governo più coraggio e lo stesso rigore con cui si è detto no alle Olimpiadi a Roma. Chiediamo agli italiani di scendere nelle piazze italiane il 25 febbraio per dire no agli F-35! Per dire no alle armi e alle guerre! Per esprimere la nostra sovranità di popolo riconosciutaci dalla Costituzione. In Liberia, paese della presidente Sirleaf premio Nobel della Pace 2011, si investe un dollaro per la difesa e 3 per l'istruzione! Questo è il cambiamento che chiediamo al nostro governo".

"Il taglio da 131 a 90 nell'acquisto dei cacciabombardieri F-35, come annunciato ieri dal ministro della Difesa Di Paola, unitamente alla riduzione di 33.000 posti militari e 10.000 civili nella Difesa italiana, sono segnali positivi ma non ci bastano! Il governo, in questa situazione di grave crisi del nostro paese, non ha giustamente avuto il coraggio di rischiare impegni per la candidatura alle Olimpiadi di Roma, ma non ha neppure il coraggio di dare un taglio netto e completo a inutili spesi per l'acquisto degli F-35. Non ci basta ‘il regalino' per stare bravi! Un po' di fumo negli occhi, non fermerà la voce di tante associazioni e di quella parte della società civile che si è mobilitata, in queste settimane, per contrastare questa commessa tanto costosa, quanto inutile". Questo è il commento di Guido Barbera, presidente del coordinamento di associazioni - Solidarietà e Cooperazione Cipsi.
"Il risparmio economico che consegue ai tagli previsti dal ministero della Difesa, è sicuramente importante in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Ma non è di certo sufficiente di fronte ai sacrifici chiesti dal governo agli italiani! Inoltre, l'economia finanziaria, la necessità di tenere a posto i conti e limitare le spese, non possono esimere il governo e le istituzioni da una riflessione più ampia. L'Italia ripudia la guerra. È scritto nella nostra Costituzione. Ed è alla carta costituzionale che le istituzioni dovrebbero guardare. Per questo, torniamo a chiedere di cancellare completamente l'acquisto degli F-35 e riallocare i soldi previsti in altre spese e attività. Ad esempio, finanziando il servizio civile nazionale per i giovani, o iniziative di cooperazione internazionale e di integrazione sociale per i migranti e le minoranze. O ancora, prevedendo forme di tutela dell'occupazione e del lavoro. Prendiamo esempio dalle donne africane. In Liberia, paese della presidentessa Sirleaf - premio Nobel della Pace 2011 - gli stanziamenti per la difesa sono pari all'1% del PIL. Gli stanziamenti per l'istruzione, sono del 3%!".
"Promuovere un'Italia di pace, credere nei diritti e nella solidarietà significa prendersi la responsabilità di compiere scelte radicali e coerenti con i dettati costituzionali - conclude Barbera -. Scelte che vadano sì nella direzione di un risparmio economico, ma che siano soprattutto indirizzate a nuove politiche centrate sulla pace, l'integrazione, l'equità. Questo è il cambiamento che chiediamo al nostro governo! Questo è il paese che vogliamo e dobbiamo costruire tutti insieme come cittadini sovrani". Per questo il Cipsi invita tutti a partecipare alle manifestazioni nelle piazze italiane il 25 febbraio, per dire no agli F-35 e si ad una cultura nonviolenta e della Pace.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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