Taglio dei fondi UE nel dopo Brexit, Mara Bizzotto (Lega): "fermare tagli che al Veneto costerebbero 1,5 miliardi di euro"
Domenica 1 Aprile 2018 alle 18:54 | 0 commenti
"Fare squadra e mettere in campo ogni tipo di iniziativa, ad ogni livello, per fermare i ventilati tagli ai fondi UE che la Commissione Europea potrebbe operare ai danni dell'Italia e delle nostre Regioni per la programmazione 2021-2027. Stiamo parlando di svariati miliardi di euro che il nostro Paese perderebbe per strada, per il solo Veneto la cifra sarebbe di oltre 1,5 miliardi di euro di fondi UE cancellati, tra fondi strutturali per la politica di coesione (Fse e Fesr) e fondi Pac per l'agricoltura". E' questo il nuovo appello lanciato dall'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto che ha incontrato a Bruxelles il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani per affrontare questa importante questione.
"E' fondamentale che tutti gli eurodeputati italiani, al di là di ogni colore politico e di ogni appartenenza di partito, facciano squadra e agiscano in modo compatto per difendere gli interessi del nostro Paese e delle nostre Regioni. E il presidente Tajani, nella sua importante veste istituzionale, ha sicuramente una voce in capitolo forte per convincere la Commissione UE a fare dietrofront sui paventati tagli ai fondi europei" - dichiara l'eurodeputata leghista Bizzotto, che ha già presentato due interrogazioni urgenti al Commissario al Bilancio Günther Oettinger e al Commissario all'Agricoltura Phil Hogan chiedendo che "la UE faccia velocemente chiarezza sulle proprie intenzioni e rinunci ai tagli ai fondi strutturali".
"Il solo Veneto, una delle Regioni più virtuose e che spende meglio i fondi europei, subirebbe una mazzata da oltre 1,5 miliardi di euro - spiega l'europarlamentare leghista Bizzotto - Oltre al danno rischiamo quindi anche la beffa, dato che il nostro Paese dà all'Europa molti più soldi di quelli che riceve indietro da Bruxelles. Tagliare o addirittura cancellare in toto questi fondi, che il Veneto utilizza positivamente per finanziare, ad esempio, i corsi di formazione per i giovani e per il ricollocamento dei disoccupati, la cassa in deroga o gli assegni per la ricerca all'università , è un fatto inaccettabile e sul quale siamo pronti a dare battaglia a Bruxelles con ogni mezzo".
"I prossimi mesi saranno decisivi dato che a maggio la Commissione UE presenterà la sua proposta ufficiale sul quadro finanziario pluriennale per il 2021-2027 con gli eventuali tagli ai fondi - conclude l'eurodeputata Mara Bizzotto - Il nostro impegno come europarlamentari assume ancora più rilevanza considerando che in questa partita il Governo Gentiloni ha fatto poco o nulla per difendere gli interessi del nostro Paese e che, ad oggi, non c'è ancora in carica un nuovo Governo nazionale".
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