Tagli uffici postali, Sbrollini: razionalizzazione deve incontrare i bisogni dei cittadini
Venerdi 27 Luglio 2012 alle 13:38 | 0 commenti
On. Daniela Sbrollini, Partito Democratico - L'on. Daniela Sbrollini interroga il Governo contro i tagli degli uffici postali dei piccoli centri, faccenda che interessa più di mille comuni italiani. «Ad essere penalizzati - afferma l'on. Sbrollini - sono gli uffici postali dei piccoli comuni delle zone montane o periferiche, che sulla base di un'analisi di Poste Italiane sul rapporto costi/ricavi risultano essere anti-economici».
Continua la parlamentare del Pd: «La necessità di razionalizzazione economica deve incontrare i bisogni dei cittadini: la chiusura degli uffici dei piccoli comuni creerebbe un forte disservizio per cittadini, con particolare riguardo agli anziani e alle persone con disabilità , che si troverebbero nella condizione di dover percorrere svariati chilometri prima di raggiungere l'ufficio postale più vicino».
Afferma Sbrollini: «Il caso di Crosara, frazione di Marostica, è emblematico: l'ufficio postale attualmente presente verrebbe chiuso, ma non si considera che l'ufficio più vicino, a Marostica, dista ben 7 km. Operazioni basilari, come il ritiro della pensione o il pagamento di un bollettino, risulterebbero seriamente difficoltose, soprattutto per anziani e disabili. Sostengo l'appello dei sindaci, quello dei cittadini e di ANCI - conclude l'onorevole - e chiedo quindi al Presidente Monti e al Ministro Passera di intervenire al fine di sollecitare Poste Italiane a non procedere alla chiusura e a confrontarsi con le Amministrazioni locali per individuare soluzioni che garantiscano la sopravvivenza di un servizio primario».
Di seguito il testo integrale dell'interrogazione:
Interrogazione a risposta scritta
Al Presidente del Consiglio
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Dall'on. Daniela Sbrollini
Per sapere, premesso che:
Dalle recenti cronache risulta che Poste Italiane sia in procinto di sopprimere oltre mille uffici postali collocati in piccoli centri abitati, poiché considerati anti-economici sulla base di un'analisi sul rapporto costi/ricavi;
gli uffici postali rappresentano un servizio indispensabile per i cittadini;
il taglio di queste strutture nei piccoli centri italiani rappresenterebbe un sicuro e forte disservizio, soprattutto per gli anziani e per le persone non autosufficienti, ed in particolare nei piccoli comuni delle zone montane o periferiche;
tra gli uffici postali a rischio di chiusura c'è quello della frazione di Crosara del Comune di Marostica (Vi);
l'ufficio in questione si trova a circa 7,00 km dall'ufficio postale più vicino è situato lungo la SSP71 "del Rameston" percorsa in ambo i sensi da lavoratori e operatori economici che si servono dello stesso ufficio;
nella Frazione sono presenti altri servizi importanti per la vita sociale quali la farmacia, il medico di base, la scuola dell'Infanzia, le scuole Primarie di I e II grado;
i sindaci dei territori interessati alla chiusura dei propri uffici postali, i cittadini mezzo raccolta firme, e l'Anci nazionale invitano il Governo a non creare disagi nei territori periferici e alle persone anziane e non autosufficienti attraverso la soppressione di un servizio primario quale è l'ufficio postale -:
dal Presidente del Consiglio e dal Ministro, se sono a conoscenza di quanto sopra esposto, se non ritengano di intervenire, nell'ambito delle loro competenze, sollecitando Poste Italiane a non procedere alla chiusura degli uffici postali dei piccoli centri, per dare il via ad un confronto con le Amministrazioni locali in cui si valutino i disagi effettivi che verrebbero causati, mediando così tra la necessità di razionalizzazione economica e i bisogni dei cittadini, al fine di considerare soluzioni che garantiscano la sopravvivenza di questi servizi primari.
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