Tagli scuola, la fotografia della situazione secondo Rifondazione
Giovedi 20 Giugno 2013 alle 21:20 | 1 commenti
Partito della Rifondazione Comunista - Si stanno decidendo in questi giorni tagli pesanti all’organico delle scuole della nostra provincia per l’anno scolastico prossimo, e ciò avviene nonostante sia aumentato il numero complessivo degli alunni. I tagli comportano la creazione di  classi sovraffollate (fino a 33 alunni anche in presenza di più alunni disabili) e la perdita della titolarità della cattedra per molti insegnanti, anche di ruolo da molti anni, che si troveranno improvvisamente di nuovo precari.
Queste scelte riguardano tutta la società perché provocano una sempre maggiore dequalificazione ed un impoverimento della scuola pubblica, e appaiono ancor più odiose nel momento in cui si continua a finanziare la scuola privata in aperto contrasto col dettato costituzionale.
La politica dei tagli lineari all’istruzione statale è stata inaugurata dal Governo Berlusconi, con procedure disinvolte adottate dall’allora Ministra Gelmini e dichiarate illegittime sia dal TAR Lazio sia dal Consiglio di Stato ( n. 4209 del 30/7/2011) che si sono già pronunciati in merito ai tagli per gli a.s. 2009/2010 e 2010/2011.
Ora il TAR del Lazio ha fissato per il 5 luglio prossimo, l’udienza per la decisione del ricorso proposto da un gruppo di genitori e docenti, anche vicentini, con il patrocinio dell’Ass. “Per la scuola della Repubblicaâ€, e l’appoggio anche del nostro partito, per chiedere l’annullamento dei tagli agli organici disposti per l’anno scolastico. 2011-12.
L’udienza in questione costituisce quindi un appuntamento importante che può avere ripercussioni positive sullo stato della situazione e che quindi è necessario far conoscere all’opinione pubblica.
E’ utile, infatti, informare del fatto che in vista di tale udienza il Ministero, su ordine del TAR, ha depositato gli atti comprovanti il procedimento illegittimo con cui ha agito la Gelmini, cioè con uno schema di decreto che, non ha alcun valore giuridico, procedendo quindi senza alcuna regola predeterminata e senza alcun provvedimento formale, ma soprattutto senza aver coinvolto la Conferenza Unificata Stato – Regioni ed EE.LL, come stabilisce la normativa.
I rappresentanti eletti alle Regioni, se hanno davvero la volontà politica di intervenire a favore della scuola, ora che l’operato arrogante ed illegittimo della ex Ministra è sub iudice davanti al TAR del Lazio,  dovrebbero,  a nostro avviso,  intervenire con fermezza per mettere in discussione i tagli operati dal Governo Berlusconi-Gelmini, rivendicando il ruolo che la Ministra Gelmini ha platealmente disconosciuto, e comunque promuovendo tutte le più opportune iniziative per avviare quel confronto sulla determinazione degli organici che la Conferenza Stato Regioni- EE.LL aveva chiesto e che la Gelmini ha disatteso.
Ma il problema è principalmente legato alla volontà politica: si può, infatti decidere di  intervenire per riadeguare gli organici della scuola alle reali esigenze del Paese oppure di finanziare  l’acquisto dei bombardieri F35.
Riteniamo che la risposta giusta a questa semplice domanda possa provenire dalla base della società assai meglio che dall’alto di chi ci governa.
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