Tagli bilancio, Ciambetti a Filippin: no a speculazioni politiche su crisi
Lunedi 24 Gennaio 2011 alle 19:00 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, Regione Veneto -  "Nessuno può e deve negare la possibilità ai cittadini di protestare civilmente, ma è estremamente pericoloso se la contestazione scaturisce da irresponsabile demagogia o, peggio ancora, dall'obiettivo di fomentare inopportune tensioni: a nessuno piacciono i tagli di bilancio ma è evidente che a questi non è possibile sottrarsi".
L'assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, ha replicato stamani alle dichiarazioni del segretario regionale del Pd, Rosanna Filippin, che ha annunciato per il prossimo febbraio una serie di iniziative della sinistra contro il governo. "In verità - ha detto Ciambetti incontrando alcuni imprenditori dell'area bassanese - nel mondo occidentale, senza distinzione di colore politico, da destra e sinistra, i governi hanno avviato drastiche cure anticrisi, con tagli robusti al welfare, forti limitazioni alla spesa pubblica e persino licenziamenti nel settore pubblico. In Italia, rispetto all'estero, e non penso solo alle più tormentate Grecia, Irlanda e Portogallo, la manovra ha un minore impatto nei cittadini, anche se costringe le Regioni ad una drastica cura dimagrante che, nel confronto con lo Stato, stiamo ancora cercando di rendere meno dura". L'assessore regionale ha poi sottolineato la necessità di una presa di coscienza della mutata realtà : "C'è chi ha capito che la crisi economica ha trasformato molti benefici del passato in privilegi - ha sottolineato - e per mantenere i diritti fondamentali dello stato sociale dobbiamo affrontare una stagione di sacrifici". Ciambetti ha fatto riferimento anche alla vicenda di Mirafiori e alla necessità di guardare al mondo globale: "Chi non si limita a criticare ma addirittura cavalca lo scontento irresponsabilmente - ha concluso l'assessore - dovrebbe rammentare quanto detto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ancora nel novembre scorso ha ben spiegato come la crisi economica internazionale, cito testualmente, ‘ci impone di ripensare molte cose in Italia e in Europa, anche per come siamo cresciuti finora, spesso al di sopra delle nostre possibilità nei Paesi ricchi, ricchi nel contesto mondiale, per quanto segnati al loro interno da squilibri e iniquità ". E sempre Napolitano aggiunse: ‘abbiamo da fare i conti con un riduzione, cui non possiamo sfuggire, del nostro debito pubblico. Esistono sfide che richiedono revisioni rigorose nella spesa pubblica'. Ebbene, questa è la anche la sfida di noi veneti che, a cominciare dal bilancio di previsione 2011, affrontiamo a testa alta e senso di responsabilità per poter metterci alle spalle al più presto la crisi e le difficoltà di oggi".
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