Svt, tre denunce contro i teppistelli dei bus e accordo con Civis per sorveglianza
Lunedi 11 Aprile 2016 alle 16:07 | 0 commenti
La Provincia di Vicenza comunica che sono state presentate tre denunce per altrettanti fatti a danno di Svt (Società Vicentina Trasporti) da Angelo Macchia, Presidente della società che gestisce il servizio di trasporto pubblico vicentino. E c'è un accordo con Civis per rafforzare la sorveglianza. La tratta è quella “calda†di Schio, su cui le misure di sicurezza sono state rafforzate. I fatti risalgono a febbraio e marzo scorsi e sono opera di una gang ormai nota alle forze dell'ordine. “Nessuno deve rimanere impunito -esclama Macchia- abbiamo avuto danni ai nostri mezzi, interruzione del servizio, lesioni agli autisti.
Questi teppistelli hanno creato disturbo non solo al nostro servizio, ma soprattutto alle persone, agli autisti e ai controllori colpevoli solo di voler svolgere il proprio lavoro, e ai nostri utenti, ai passeggeri che abbiamo l'obbligo di tutelare e di far sentire sicuri.â€
Macchia non concede sconti e chiede alla giustizia di fare il suo corso, costringendo i responsabili di atti vili a pagare i danni materiali e immateriali causati, ma soprattutto a riflettere su un comportamento incivile che è ben lontano dall'integrazione.
Nel frattempo sta dando risultati positivi la presenza di controllori e guardie giurate sia a bordo dei mezzi che nel piazzale della stazione di Schio: le divise sono riuscite a calmare gli animi dei bulli. Proprio per questo Svt ha sottoscritto qualche giorno fa un accordo con Civis Spa per dare continuità al servizio di vigilanza che già era stato testato per Ftv.
Le guardie giurate sono a disposizione di Svt tutti i giorni in fasce orarie che settimanalmente Svt comunica. Le tratte e le aree da sorvegliare sono invece comunicate giornalmente e interessano tutte le linee del trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, con preferenza naturalmente per quelle più problematiche. Una guardia giurata è fissa all'autostazione di Vicenza. Il contratto scade il 30 giugno 2016.
“Stiamo testando anche la controlleria unificata -conclude Macchia- grazie a un team di controllori formati da personale ex Ftv ed ex Aim Mobilità . L'obiettivo è chiaro: garantire sicurezza ai nostri utenti e agli autisti. Prevenire episodi di teppismo o di disturbo, oltre che sanzionare i portoghesi. E' chiaro che, qualora non riuscissimo a prevenire, procederemo sempre con denuncia. Perchè chi è responsabile deve pagare.â€
I fatti denunciati
Il primo episodio risale al 12 febbraio. Alla fermata di Schio due controllori salgono sul pullman proveniente da Bassano del Grappa.
Una persona esibisce due biglietti strappati. Viene invitata ad esibire un documento di identità e risponde con due testate al controllore. Interveniva anche un amico del passeggero che contribuiva a strattonare il controllore.
Risultato: controllore al pronto soccorso e 3 giorni di malattia.
La seconda denuncia riguarda fatti avvenuti in due giorni, il 25 e il 26 febbraio 2016.
A Santorso, salgono due ragazzi. Alla richiesta di esibire i titoli di viaggio, uno dei due mostra un pezzo di abbonamento. Al rifiuto di esibire un documento di identità , l'autista fa scendere i due che cominciano a lanciare sassi contro l'autobus.
Il mattino dopo, sempre a Santorso, salgono tre ragazze con un unico abbonamento. Ritirato il documento, l'autista le invita a scendere tra minacce e urla delle stesse. Nel pomeriggio lo stesso autista si trova alla stazione di Schio in attesa di partire: gli si avvicina un gruppetto di 10/15 persone, tra cui le ragazze del mattino. L'autista viene strattonato e minacciato. Chiude le porte dell'autobus per difendere sé stesso e i passeggeri, ma all'interno è rimasto un ragazzo del gruppo. Il ragazzo da dentro e il gruppo da fuori forzano i finestrini e le porte e scappano.
Risultato: intervento delle forze dell'ordine, autista all'ospedale con una prognosi di 8 giorni.
Trascorre meno di un mese e il 22 marzo l'autista si trova nel piazzale della stazione di Schio. Sente un forte botto provenire dal fondo, scende e riconosce alcuni dei ragazzi responsabili dei fatti accaduti il 26 febbraio. Essendo stato a sua volta riconosciuto, si barrica in pullman e si prepara a partire, ma i ragazzi lo bloccano e lo costringono a rimanere fermo 20 minuti.
Risultato: intervento delle forze dell'ordine, corsa Schio-Vicenza soppressa.
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