Quotidiano | Categorie: Storia, informatica

I 100.000 profughi cimbri della Grande Guerra, ne "svela" la storia l'ITT Chilesotti a Thiene. Ne parlerà l'Italia, via al crownfunding

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 1 Aprile 2014 alle 23:51 | 0 commenti

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Sarebbe a dir poco inconsueto al giorno d'oggi incontrare studenti con la volontà di misurarsi con se stessi e, quindi, con la vita guardando oltre il voto quotidiano. Già questo non sarebbe poco, ma molto di più sarebbe imbattersi addirittura in insegnanti capaci e vogliosi di stimolarli.

Nonostante le mille vessazioni morali, oltre a quelle pratiche di stipendi inadeguati al ruolo, che subiscono da anni dopo essere stati scaraventati giù da un piedistallo forse nel passato eccessivo ma necessario da ricostruire in buona parte per un popolo che voglia crescere guardando in alto e non sopravvivere evitando di scendere solo più in basso.

Se ci sono maestri e professori che tali sono quasi esclusivamente per qualifica burocratica, perché nel lavoro scolastico hanno trovato solo un impiego come un altro, se non un ripiego, oggi, e se era il 1° di aprile vi assicuriamo fin d'ora che non è stato un pesce d'aprile, abbiamo avuto la fortuna (privilegio?) di aver incontrato, in un laboratorio dell'I.T.T. "G.Chilesotti" di Thiene in cui lavoravano un gruppo di giovani, due insegnanti che tali sono nel senso della parola.

E come tali le ho subito riconosciute Lucia Carli, docente di Informatica, e Raffaella Calgàro, insegnante di Storia nella classe 4ᵃ E indirizzo "trasporti e logistica", provenendo io stesso da una famiglia di insegnanti, una maestra e un professore di matematica e fisica.

Che cosa significa insegnare? Stando alla definizione che ne da il vocabolario Treccani, insegnare è «far sì, con le parole, con spiegazioni o anche solo con l'esempio, che qualcun altro acquisti una o più cognizioni, un'esperienza, un'abitudine, le capacità di compiere un'operazione, o apprenda il modo di fare un lavoro, di esercitare un'attività, di far funzionare un meccanismo». In questa definizione non si fa alcun riferimento a un oggetto specifico dell'insegnamento, e Carli e Calgàro la stanno rendendo tangibile perché loro due stanno insegnando né solo informatica né solo storia ma hanno trovato il modo di integrarle, insieme ad altre discipline di studio e lavoro, in un progetto che sa di vicentino ma sta già andando oltre la nostra provincia per notorietà e attenzione.

È un progetto di Storia, relativo alla Grande Guerra, che la classe 4E indirizzo "trasporti e logistica" dell'I.T.T. "G.Chilesotti" di Thiene (VI) ha realizzato come, ci hanno detto e lo abbiamo già "assaggiato", «un approfondimento relativo al grande esodo dei profughi cimbri verificatosi nell'Altopiano di Asiago e nella fascia pedemontana a seguito della spedizione punitiva (strafexpedition) organizzata dall'impero austro-ungarico».

Ma lasciamo parlare le due Insegnanti, con la "I" maiuscola si usa dire, mentre ammiriamo anche la prima bozza di un libro ricerca, «ma facilmente leggibile» ci dicono le due prof, e le immagini iniziali di un video che stanno montando i loro studenti su una storia di profughi "censurata".
«Non è stato un esodo di poco conto, anche se la storiografia attuale dà poca voce a questo evento della nostra storia, dato che non solo ha coinvolto oltre 100.000 persone provenienti da 24 comuni del vicentino ma ha segnato la fine definitiva di una lingua, parlata da secoli nella comunità montana, ossia il cimbro, e di una civiltà ad essa strettamente connessa. La classe quarta dell'indirizzo "Logistica e trasporti", tenendo conto del proprio indirizzo di studi, ha avviato un'intensa attività di storia laboratoriale che li ha portati a partecipare attivamente al recupero di testimonianze storiche da parte dei pochi profughi ancora viventi, nonché ad una minuziosa ricerca archivistica a livello comunale e parrocchiale sia nei comuni di origine dei profughi, sia nei comuni di accoglienza. Il tutto supportato da una ricerca di fonti storiche, a livello locale e non, piuttosto interessanti. L'analisi e l'approfondimento si sono sviluppati avendo come punto di focalizzazione l'organizzazione logistica, effettuata sia dai rappresentanti dello Stato Italiano, sia dalla Curia, particolarmente attiva e sensibile verso tale problematica. Via via, relative al grande esodo sono state ricercate ed analizzate le strutture logistiche di comunicazione e da ultimo la logistica di accoglienza. Non manca la voce degli intellettuali italiani che hanno prestato attenzione a questo evento storico, purtroppo dimenticato o accantonato dai più».
Ma se studenti e insegnanti stanno lavorando con i pochi mezzi, è notorio, della scuola italiana, Lucia Carli e Raffaella Calgàro per finanziare la pubblicazione di questo testo hanno anche pensato ad una nuova forma di finanziamento: il crowdfunding. Esiste, infatti, una piattaforma (la prima in Italia) di crowdfunding per le scuole italiane che «permette di presentare un progetto e chiedere agli utenti un finanziamento che può andare da 2 euro a 100 euro o oltre. Se la cifra viene raggiunta o superata nei giorni definiti dalla campagna si avranno a disposizione i soldi raccolti».

Ho passato oggi, ve lo dico sinceramente, con le insegnanti e i ragazzi thienesi un'ora rigenerante e creativa, a pochi km dal capoluogo berico ma a mille miglia dalla sciocchezze fatte e urlate in questa povera Italia e in questo, troppo spesso, scoraggiante Vicentino.

Per far sì che quell'ora, una volta realizzato e finalizzato il progetto, sia possibile condividerla con tantissimi altri segnalo sin d'ora il sito di riferimento per il crownfunding scolastico, la raccolta fondi, cioè, per il progetto all'I.T.T. "G.Chilesotti" di Thiene in cui informatica, logistica, montaggio, editoria si fondono in un'esperienza che merita di essere premiata e incoraggiata.

VicenzaPiù lo farà direttamente e praticamengte, non solo con l'attenzione mediatica, e invita fin d'ora tutti i propri lettori a fare almeno altrettanto dal 4 aprile, giorno di attivazione della raccolta fondi cliccando su School Raising.

Se credete anche voi che i giovani e gli insegnanti vadano incoraggiati per un'Italia e un Vicentino migliori il progetto della Chilesotti vi dà l'opportunità di dimostrarlo non solo con le parole ma con i fatti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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