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Surgery for Children, medici ed infermieri dedicheranno le proprie ferie per i bambini in Uganda

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Ottobre 2016 alle 15:53 | 0 commenti


Surgery for Children
Sarà presentata martedì 25 ottobre, alle 18, nella sala conferenze del Palladio Museum a Vicenza, la decima missione di Surgery for Children. L’organizzazione onlus promuove la cura delle malformazioni congenite correggibili (M.C.C.) in paesi a “basso e medio sviluppo socio-economico”. E’ costituita da medici, infermieri e volontari non sanitari sensibili ai temi di “Salute Globale”, che mettono gratuitamente il proprio tempo e la propria professionalità al servizio di bambini di paesi con “scarse risorse”; bambini che hanno poche “opportunità” di cura a causa delle inadeguate realtà socio-sanitaria in cui vivono.

Il prossimo 15 novembre 2016, per tre settimane, una quindicina tra medici ed infermieri (1/3 dal S.Bortolo), dedicheranno le proprie ferie a curare i bambini ricoverati al S. Mary’s Hospital di Lacor, nel distretto di Gulu in Uganda. Dal 1995, l’Associazione benefica fondata dal Chirurgo pediatra Sergio D’Agostino  ha effettuato 38 di queste missioni  in 11 paesi  con “scarse risorse” di Africa, Asia, Sud America e Medio Oriente e visitato oltre 3500 bambini di cui quasi 2000 operati.

All’incontro interverrà Sergio D’Agostino che presenterà il video realizzato per “raccontare” l’ospedale di Lacor ed i suoi protagonisti, bambini operati da Surgery for Children, medici ed infermieri in prima linea nella lotta alla mortalità, molto alta in paesi come l’Uganda. Bambini come il piccolo Keny di 8 anni, arrivato appositamente dal Burundi per essere operato al Mary’s Hospital in una delle precedenti missioni di Surgery for Children.  “Gran parte dei bambini – spiega D’Agostino – è gravemente malnutrita, alcuni sono anemici, infetti da malaria e/o positivi ad HIV e patologie concomitanti che complicano ulteriormente gli aspetti chirurgici, anestesiologici e il decorso post-­operatorio”.

Il S. Mary’s Hospital di Lacor, fondato nel 1959 dalle missionarie e dai missionari comboniani, è stato gestito e sviluppato dal 1961 dai coniugi Piero Corti e Lucille Teasdale, rispettivamente pediatra e chirurgo, i quali hanno continuato a lavorarci fino alla loro morte.  Il Lacor è un Ospedale privato senza scopo di lucro, che ha come missione di offrire cure mediche al minor costo possibile, e al maggior numero di pazienti possibile, senza discriminazioni di sesso, religione o affiliazione politica, ma con particolare riguardo per i pazienti più poveri e più bisognosi. Con 482 posti letto, 3 centri periferici, è uno dei maggiori Ospedali dell'Uganda, nonché il più grande Ospedale senza scopo di lucro dell'Africa Orientale. I bambini sotto i cinque anni costituiscono il 32% del totale dei partecipanti, mentre  le madri in gravidanza costituiscono il 13%.

“Combattere la povertà attraverso la salute  è uno degli obiettivi comuni tra l’onlus vicentina e l’ospedale ugandese. – Afferma il responsabile di Surgery for Children -.  Le malattie non sono solo causate dalla povertà, ma sono essi stessi una delle principali cause della povertà .  L'accesso all'assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili è fondamentale per spezzare il circolo vizioso della povertà che porta a cattive condizioni di salute e viceversa”. 

Per questo  il responsabile e fondatore dell’organizzazione benefica,  e molti altri tra medici e infermieri vicentini, rinunciano alle proprie ferie per offrire la propria professionalità a questo scopo. Un’esperienza che sia dal punto di vista umano, sia da quello professionale, entra nel cuore e diventa un’etica di vita raccolta anche dai molti volontari non sanitari coinvolti nei vari aspetti organizzativi dell’associazione. Tutti i progetti realizzati sono possibili grazie a contributi di privati od aziende. Per   Per informazioni  è possibile consultare il sito : clicca qui.

Leggi tutti gli articoli su: SURGERY for CHILDREN, Sergio D'Agostino, Uganda

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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