Sul Pil siamo alle solite "previsioni"... come esattamente un anno fa
Giovedi 9 Aprile 2015 alle 23:00 | 0 commenti
Il presidente del consiglio Matteo Renzi ci fa sapere che il Pil crescerà dello 0,7% quest'anno, dell’1,4% nel 2016 e dell’1,5% nel 2017. Stime che "riflettono valutazioni prudenziali" e che potranno essere aggiustate al rialzo nel prossimo settembre. Il tasso di disoccupazione, ci viene assicurato da Renzi e dal ministro Padoan, calerà al 12,3% nel 2015, all'11,2% nel 2017 e raggiungerà il 10,5% nel 2019.
Previsioni per i prossimi anni, certificate da personaggi “credibiliâ€. Tutto bene, quindi. Forse. Ma queste sono solo stime, promesse … i soliti annunci che ci vengono propinati ogni anno.
Esattamente un anno fa, era l'8 aprile del 2014, Matteo Renzi, con la stessa faccia di oggi (e le solite battutine diventate ormai fastidiose) dichiarava che il Pil sarebbe cresciuto, nel 2014, dello 0,8%. Una stima che era, come oggi, “prudenzialeâ€. L'aumento del Pil, secondo lo “statista fiorentinoâ€, sarebbe stato certamente più alto e avrebbe potuto raggiungere tranquillamente, come scriveva Moody's, il 2%.
Renzi, così, infondeva grande ottimismo per un futuro radioso … e, infatti, il risultato del Pil, a fine 2014, è stato negativo (-0,4%). Alla faccia della “prudenzaâ€.
Oggi il “fanfarone toscano†ripete le stesse identiche affermazioni di un anno fa. Affermazioni che, seppur palesemente false e senza riscontri reali, vengono ripetute dai suoi vari emissari a ogni trasmissione televisiva così tante volte da diventare quasi una “verità †provata. Del resto la grande informazione, eccezione fatta per “Il Sole24oreâ€, certifica le promesse governative senza porre dubbi. E veritiera viene passata la notizia della diminuzione delle tasse, mentre è la realtà di ogni giorno a ricordarci come siano, invece, cresciute e come i vari regali propagandistici (a partire dai famigerati 80 euro in busta paga) siano stati erosi dalla diminuzione delle detrazioni e dalle tasse che gli enti locali sono stati costretti ad aumentare visti i tagli fatti dal governo.
Ci stanno dicendo il falso e lo fanno coscientemente per nascondere cosa sta succedendo nel nostro paese.
Intanto, mentre la disoccupazione aumenta, i giovani non riescono a trovare lavoro e agli anziani viene impedito di andare in pensione, c'è grande dibattito sulla legge elettorale. Una legge che permetterà ai “partiti†più forti (quelli che ormai sono diventati veri e propri comitati di affari) di mantenere il proprio potere in parlamento confermando (in altra forma ma nella stessa sostanza) le norme del “porcellum†dichiarate incostituzionali (premio di maggioranza e liste, almeno in parte, bloccate).
Una situazione imbarazzante creata da una serie di governi che stanno bloccando il paese e che ci fanno credere di lavorare per il benessere dei cittadini. Che, infatti, diventano sempre più rassegnati, poveri, senza lavoro, con salari e pensioni sempre più insufficienti per una vita decorosa. Ci stanno rubando il futuro e non abbiamo più la volontà (e la forza) di ribellarci.
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