Sul comodino: Saviano e la necessità del raccontare
Venerdi 14 Agosto 2009 alle 08:00 | 0 commenti
Dal fenomeno Lionel Messi alla lunga lotta della madre di Peppino Impastato, ecco gli articoli scritti dall'autore napoletano dopo Gomorra. Filo conduttore: uno stile fiammeggiante e un irrinunciabile bisogno di testimoniare
Dal 2006, anno della pubblicazione di "Gomorra", best seller in libreria e poi film di grande successo, il suo autore Roberto Saviano vive sotto scorta. Il volume, uno sconvolgente reportage sulla malavita e sulle collusioni col potere, gli ha certo dato fama e visibilità , ma l'ha pure condannato a non avere una fissa dimora e, soprattutto, una vita da persona "normale". Eppure Saviano non ha mai smesso di scrivere perché, come osserva nella prefazione al libro "La bellezza e l'inferno" da poco uscito per Mondadori, "scrivere, in questi anni, mi ha dato la possibilità di esistere".
In "La bellezza e l'inferno" ("Il titolo di questo libro vuole dire una cosa semplice. Vuole ricordare che da un lato esistono la libertà e la bellezza necessarie per chi scrive e per chi vive, dall'altro esiste il loro contrario, la loro negazione: l'inferno che sembra continuamente prevalere"), sono contenuti i numerosi pezzi giornalistici che Saviano ha pubblicato fra il 2004 e il 2009.
Si parte con una "Lettera alla mia terra" che si riallaccia direttamente a "Gomorra" e che testimonia l'indomita volontà dell'autore di non tacere nomi e fatti precisi. Poi, con il procedere del volume, scorrono di fronte agli occhi del lettore la storia del campione di calcio Lionel Messi, quella della reporter russa Anna Politkovskaja (uccisa dopo alcune importanti inchieste sulla situazione in Cecenia), quella della madre di Peppino Impastato (che per vent'anni ha guardato in faccia l'assassino di suo figlio e solo da poco è riuscita ad ottenere giustizia), quella di Joe Pistone (l'uomo dietro "Donnie Brasco", il popolare film), per ricordarne solo qualcuna.
In tutti questi testi si percepisce chiaramente il talento dell'autore, in possesso di uno stile a tratti davvero fiammeggiante e comunque capace di inchiodare il lettore alla pagina e di trasmettere la complessità delle situazioni. E si avverte anche il senso della scrittura di Saviano. Il suo è un bisogno di scrivere, di raccontare, di testimoniare, che col tempo si è fatto più che irrinunciabile: decisivo.
Roberto Saviano, La bellezza e l'inferno, Mondadori, 262 pp., € 17,50
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