Quotidiano | Categorie: Politica

Suicidi, Schiavo per Ance Veneto: in crisi modello sociale del nord est

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 11 Marzo 2013 alle 20:48 | 0 commenti

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Luigi Schiavo, Ance Veneto - Il presidente dei costruttori è di Schio, teatro degli ultimi casi di suicidio di imprenditori. Appello alla politica: «restituiteci le nostre certezze, il lavoro e l'affidabilità della parola data»
«Gli imprenditori si trovano di fronte a una situazione che non avevano mai vissuto. La crisi ha spazzato via le certezze di un tempo. Il lavoro e il mantenimento della parola data nei confronti di colleghi, fornitori, dipendenti rimangono i valori più autentici per chi fa impresa in questa parte del Paese. Le difficoltà economiche stanno attentando a questi principi», così inizia Luigi Schiavo, presidente di Ance Veneto.

«Il fallimento economico, proprio per le conseguenze che si estendono alle persone più vicine, sia sotto un profilo professionale che familiare, viene vissuto spesso come un'insuperabile mancanza personale. È in crisi il modello sociale ed economico del Nord Est», così Luigi Schiavo, presidente di Ance Veneto, l'associazione regionale dei costruttori edili, scledense, commenta la catena di suicidi di imprenditori che interessa da qualche anno il Nord Est del Paese e che ha colpito negli ultimi giorni in particolare Schio.
«Fa male - continua Schiavo - assistere nel frattempo ai soliti tatticismi sterili della politica, così bloccata dai suoi giochi di potere e dalle sue alchimie. Sembra che non ci si renda conto dei veri problemi dell'Italia. Il dibattito politico, negli ultimi giorni, è incentrato su argomenti che non toccano minimamente il problema più urgente: la ripresa dell'economia. Diritti civili e tagli agli sprechi della casta sono argomenti sentiti e delicati, che richiedono attenzione e approfondimento. Ma oggi, in questa situazione drammatica, occorre prima di tutto far ripartire l'economia. Sgravare le imprese dal fardello della burocrazia e di una tassazione eccessiva, far ripartire i lavori pubblici, le piccole opere bloccate dal Patto di stabilità. Gli imprenditori chiedono soltanto una cosa semplice: di essere lasciati nelle condizioni di lavorare come han sempre fatto, creando lavoro e garantendo certezze sulla parola data», conclude Schiavo.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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